L’aspirinetta: nuova cura e prevenzione contro il cancro

aspirinaScoperta e riscoperta “l’aspirinetta”, una forma di aspirina in dosi massicciamente ridotte rispetto al normale che, stando a recenti studi, sarebbe fondamentale nella prevenzione dei tumori, in special modo quello al colon retto. Lo hanno evidenziato i ricercatori americani, ne hanno dato conferma diversi studiosi italiani.

Da anni è rinomata l’importanza dell’aspirina per la prevenzione di ictus e infarto, ma mai era stata evidenziata la sua rilevanza nella prevenzione e cura dei tumori.

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In effetti, per aiutare il corpo a difendersi dal cancro, basta una dose giornaliera inferiore ai 100 milligrammi di aspirina. La si può usare tra i 50 e i 69 anni e la sperimentazione si è rivelata particolarmente efficace: in 10 anni l’ assunzione dell’aspirinetta avrebbe ridotto il rischio di cancro al colon del 35%, e di circa il 30% per altre formazioni localizzate all’esofago e allo stomaco.

Certo l’aspirina”mignon” serve anche come aiuto nel supportare terapie chemioterapiche, il cui effetto risulta molto più incisivo con la sua assunzione; inoltre in soggetti con “recidive” frequenti, l’aspirina riduce, sempre con l’ausilio della chemio, piano piano i pericoli da esse derivati. Non solo: in persone affette da neoplasie, fa calare il tasso di mortalità,abbassando di tantissimo lo sviluppo delle metastasi.

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Considerando anche gli effetti che produce l’ aspirina, come ad esempio il rischio di sanguinamento gastrico, affermano medici e ricercatori italiani e non, comunque si è sempre a suo favore, anche considerando i rischi e le conseguenze, talvolta gravi, legati alla chemioterapia.

Insomma, italiani e americani concordano: se si vuole evitare, o quantomeno ridurre altamente, il rischio di contrarre la più famosa malattia del secolo, meglio prendere l’aspirinetta quotidianamente. Attenzione però: la si più assumere soltanto in un arco temporale, come detto, tra i 50 e i 69 anni: troppo presto per prenderla prima, troppo rischiosa se assunta dopo.