Numerose sono le conoscenze acquisite sul sistema immunitario che hanno rivoluzionato l’immunologia e hanno dimostrato quanto la conoscenza dei suoi meccanismi possa avvicinarci alla risoluzione della malattia.
Conoscere i meccanismi del sistema immunitario permette di sconfiggere non solo le malattie autoimmuni ma anche quelle neurodegenerative, diffuse in una società che invecchia sempre più.
Infatti era ormai cosa nota, da un punta di vista scientifico, che dietro a numerose patologie ci fosse l’infiammazione organica.
Ciò è quanto suggerisce anche uno studio di recente pubblicazione sulla rivista Nature Medicine , condotto da un gruppo di
ricercatori statunitensi della Yale School of Medicine.
Secondo quanto emerge dai risultati di questo studi, il betaidrossibutirrato, sostanza metabolica la cui produzione da parte dell’organismo avviene quando lo stesso si trova in condizione di digiuno o di restrizione calorica , agisce un pò come un interruttore: è in grado di spegnere i meccanismi immunitari, coinvolti nell’amplificare la risposta infiammatoria dell’organismo.
In che modo? Questo metabolita è in grado di inibire direttamente la proteina NLRP3, parte di un gruppo di proteine chiamate “infiammasoma” coinvolte in diverse patologie infiammatorie: malattia di Alzheimer, aterosclerosi, diabete di tipo due .
L’esperimento è stato condotto sui topi e i risultati sono stati i seguenti : introducendo molecole di betaidrossibutirrato in topi affetti da malattie infiammatorie causate dall’ infiammasoma, l’infiammazione si è ridotta.
Lo scopo dello studio infatti -hanno spiegato i ricercatori- era quello di capire, quale fosse la reazione dei macrofagi,cellule del sistema immunitario, coinvolti nelle risposte infiammatorie, in presenza di metaboliti chetonici come ad esempio il betaidrossibutirrato.
A seguito di questi risultati potranno esserci ulteriori studi scientifici per l’elaborazione di nuove terapie volte ad contrastare e prevenire l’insorgere di malattie autoimmuni.