Locatelli: “Ecco quanti giorni ci vogliono per verificare l’impatto della Fase 2”

Locatelli aspetta tra il 14 e il 15 maggio per avere dati certi. Regioni pronte a richiudere in caso negativo

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E’ una domanda che ci si sta ponendo da giorni, quasi tutti siamo curiosi e ansiosi di sapere quand’è che inizieremo a renderci conto, di nuovo, che c’è qualcosa che non va, se così sarà.
L’Italia ha effettuato questo salto nel vuoto che prima o poi doveva avvenire ma il dubbio e le incertezze restano.
Si rimane così in attesa di capire se sia stato compiuto qualche passo falso e cosa potrebbe comportare.

Quanti giorni ci vogliono per verificare l’impatto della Fase 2?

A rispondere a questo quesito, l’esperto del Comitato Tecnico Scientifico Franco Locatelli, secondo il quale, per avere un riscontro certo sui “danni” della Fase 2, servirebbero almeno 7 giorni. Secondo il Professor Locatelli, però, per avere maggiori certezze, i giorni potrebbero essere estesi anche a 10.
Questo sarebbe il periodo di tempo approssimativo per capire l’entità del virus ancora in circolo. Qualora dovesse andare male questo primo tentativo, la maggior parte delle Regioni sono pronte a fare passi indietro e ripristinare il “lockdown”.
Situazione che, probabilmente, l’Italia non riuscirebbe a sostenere di nuovo.

Ecco cosa pensa il direttore del reparto di Malattie Infettive al Sacco di Milano

Così come ha anche dichiarato da Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, ovviamente la riapertura delle attività potrebbe presentare problemi. In questo caso, dunque, se qualcosa va storto, si ritornerà a chiudere tutto.
Sia Galli, così come tutto il resto degli esperti che stanno lavorando per il contenimento del contagio, ribadiscono che questo è il momento che gli italiani agiscano con estrema attenzione e responsabilità.

Quando si potranno avere dati certi?

Locatelli, inoltre, ci tiene a precisare che attualmente ci troviamo ad un punto decisamente migliore rispetto alle settimane precedenti ma, allo stesso modo, mette in guardia gli italiani. Secondo l’esperto, solamente tra il 12 e il 14 maggio si potrà avere qualche informazione in più. A questo proposito, alla domanda se aprire o meno il 14 maggio più attività, lui si oppone: lo considera presto e rischioso.

Simona Esposito
Sono Simona Esposito, una giovane giornalista, dall’indole creativa e professionale. Appassionata riguardo tutto ciò che concerne l’innovazione, la comunicazione e la tecnologia, con l’attitudine all'approfondimento, all'analisi e all’indagine. Il mio motto è: “Il successo non è la chiave della felicità. La felicità è la chiave del successo. Se ami quello che stai facendo, avrai successo”.