La morte leader del Gruppo Wagner Evgenij Prighozin e la dinamica dell’incidente del jet sul quale volava sono oggetto di indagine delle autorità russe. Si attendono le analisi dei dieci corpi recuperati sul sito dell’incidente, nella regione di Tver, a circa 150 km da Mosca, per capire meglio cosa sia accaduto a Prighozin e a molti suoi collaboratori, tra cui Dmitry Utkin e Valeriy Chekalov, secondo l’agenzia federale dei trasporti, la Rosaviatsiya, tutti facenti parte della lista passeggeri del jet che da Mosca stava raggiungendo San Pietroburgo, dove tutti avrebbero dovuto partecipare a un incontro pubblico.
Secondo i media russi nessuno dei passeggeri si sarebbe salvato e si attendono le analisi del Dna dei corpi recuperati vicino al relitto per ufficializzare le loro identità. “Si stanno effettuando test genetici-molecolari“, hanno detto gli investigatori citati dalla BBC.
Le prime analisi sul terreno del Comitato investigativo russo hanno portato alla scoperta delle scatole nere, riferisce Ria Novosti, e di altri “oggetti e documenti importanti per stabilire tutte le circostanze dell’incidente“. In più “saranno necessari nuovi esami forensi“, riferisce l’ufficio stampa del Comitato citato dal media russo, per chiarire meglio il tutto. Le scatole nere sono dispositivi elettronici essenziali per studiare attentamente tutti i dati inerenti a uno specifico volo: altitudine, rotta, direzione e eventuali registrazioni tra passeggeri. Il Comitato ha affermato che ha tra le mani entrambe le scatole nere che saranno oggetto di analisi da parte di specialisti nelle prossime ore.
Le ipotesi sull’incidente
Le ipotesi sul tavolo per capire il motivo del crollo del jet Embraer sono molte e finora non hanno trovato un riscontro ufficiale da parte delle autorità russe, sebbene l’ordigno interno al velivolo sia una delle piste più accreditate sia dagli osservatori che dagli stessi media russi. Molti paesi Occidentali hanno cominciato ad avanzare qualche ipotesi, tra cui la volontà del Cremlino di abbattere il jet, rilanciata da quotidiani quali New York Times che citano funzionari americani.
Quest’ultima ipotesi, che vede protagonista la longa manus del Cremlino, non è credibile per molti analisti occidentali ed è stata subito smentita dal portavoce di Vladimir Putin Dmitry Peskov che tramite un comunicato ufficiale ha definito “menzogne” quello che si sta dicendo sul conto di Putin. Secondo il portavoce russo, non sono altro che speculazioni volte a colpevolizzare il presidente russo.
Anche l’ipotesi del missile-terra aria non è da escludere perché molti video circolati in rete e testimonianze di persone sul posto farebbero capire che il jet nel momento del crollo sarebbe stato ricoperto di una scia bianca, la quale potrebbe proprio essere la conseguenza dell’impatto di un vettore di questo tipo. Ma finora non sono disponibili dati a supporto di questa pista. Lo fa presente il portavoce del Pentagono Patrick Ryder che ha detto che “il Dipartimento della Difesa ritiene che Prighozin sia stato ucciso nell’incidente”, aggiungendo però che per il momento non si hanno informazioni che indichino l’abbattimento dell’aereo tramite un missile terra-aria.