Morte Prigozhin: gli ultimi aggiornamenti

Il jet del capo della Wagner si schianta nella regione di Tver. Si indagano sui motivi dell'incidente

La scomparsa del fondatore della Wagner Evgenij Prigozhin è tema di dibattito in Russia e apre l’ennesimo scenario in un momento in cui il capo della compagnia militare stava ricominciando a riacquistare credito per via della questione Niger. Di certo un fatto del genere avrà ripercussioni importanti anche sulla guerra in corso.

Il fondatore della Wagner assieme al suo collaboratore storico nonché ex membro dei servizi militari russi (GRU) Dmitry Utkin e a altri sette rappresentanti della compagnia militare compresi tre membri dell’equipaggio, si è schiantato nella regione di Tver, in un volo che da Mosca stava per atterrare a San Pietroburgo. Prigozhin era da poco tornato dall’Africa dove aveva pubblicato una serie di video inerenti alla questione Niger-Ecowas.

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Dopo un primo tentennamento iniziale, nel quale i media russi erano restii a confermare l’indiscrezione e mentre altre notizie circolavano su Telegram secondo cui Prighozin era su un altro aereo sempre a lui collegato, il canale televisivo Rossija 24 ha ufficializzato la notizia della sua morte in seguito alle valutazioni dell’Agenzia federale russa per il trasporto aereo, la Rosaviatsia, che avrebbe indicato la presenza sulla lista passeggeri dell’uomo d’affari russo. Avvisato dei fatti, Vladimir Putin ha lasciato in direzione Mosca la città di Kursk dopo aver partecipato al memoriale della nota battaglia della Seconda guerra mondiale.

Secondo i servizi di emergenza russi, i corpi presenti sul jet sono stati “ritrovati e ricomposti” ma ulteriori indagini verranno effettuate nelle prossime ore per capire la dinamica dell’incidente.

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Cosa sappiamo dell’incidente

Il business jet Embraer-135 identificato con il codice di volo RA-02795 volava da Mosca a San Pietroburgo e si sarebbe schiantato nei pressi del distretto di Bologovsky. Sul jet erano presenti, oltre ai due membri fondatori della Wagner, anche sette uomini della compagnia e tre piloti, ha riportato la Tass in un suo resoconto della vicenda. Nessuno di loro si è salvato dall’incidente e il crollo del velivolo non avrebbe provocato incidenti nella zona.

Le dinamiche dell’incidente avvenuto nel pomeriggio del 23 agosto nella regione di Tver, sono ancora del tutto da chiarire e sono al centro di una indagine dell’Agenzia aeronautica russa. Anche il governatore della regione di Tver, Igor Rudenya, avrebbe avviato delle indagini sotto la sua supervisione.

Secondo testimoni giunti sul posto e in base a dei video pubblicati su Telegram, si sarebbe visto del fumo attorno al jet e sono state udite anche delle sospette esplosioni prima dello schianto. Ma finora non sono stati identificati i motivi reali del crollo dell’aereo. C’è chi parla poi di un missile o di un ordigno a bordo, ipotesi questa avanzata nelle ultime ore e una tra le più accreditate da una serie di analisti indipendenti. Su chi sarebbe stato a piazzare l’esplosivo emergono ancora dubbi.

Su Telegram Grey Zone, media vicino alla Wagner, avrebbe subito colpevolizzato il Ministero della Difesa russo, noto “avversario” della compagnia dai tempi del suo tentativo di integrarla tra le proprie forze armate, ritenendo l’abbattimento del jet un’operazione premeditata tramite un’azione della contraerea. Anche in questo caso finché non emergeranno prove a sufficienza si fa riferimento solo a una indiscrezione.

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