Nuove tensioni nel Pacifico tra Corea del Nord e Corea del Sud dopo che Pyongyang ha deciso di lanciare due missili balistici a corto raggio ICBM come prova di dimostrazione di forza dopo che sia Corea del Sud che Giappone, assieme alle forze armate americane, avevano effettuato una serie di esercitazioni aeree. Pyongyang ha giustificato il lancio dei due missili come risposta alle azioni degli americani i quali “considerano il Pacifico come poligono di tiro“, afferma la sorella di Kim Jong-un.
La Korean Central News Agency, principale organo di informazione governativo nord coreano, ha affermato che “la frequenza dell’utilizzo dell’Oceano Pacifico come nostro poligono di tiro dipende dalla natura delle azioni delle forze armate statunitensi“. Il primo missile – riporta il ministero della Difesa – ha volato per circa 400 chilometri a un’altitudine massima di circa 100 chilometri; mentre il secondo è stato lanciato circa 10 minuti dopo a un’altitudine massima di circa 50 chilometri, volando per circa 350 chilometri.
L’allarme è stato lanciato dal ministero della Difesa giapponese poiché entrambi i missili sono stati lanciati alle ore 7.00 e hanno superato la zona economica escusiva del Giappone, situata nel Mar del Giappone. Tokyo non ha reagito con la forza, bensì ha attivato i canali diplomatici, mentre il primo ministro Fumio Kishida ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in seguito al doppio lancio di Pyongyang.