Come rappresaglia per l’attacco al Ponte di Kerch, le forze russe nella notte hanno attaccato con armi di precisione come missili e droni infrastrutture contenenti grano, magazzini e depositi situati nei porti dei Odessa e Chernomorsk.
Il Ministero della Difesa conferma attacchi simili anche contro la base di Kanatovo nella regione di Kivograd. Nel giorno precedente all’attacco, il ministero in una nota aveva riferito che ci sarebbero stati degli attacchi contro i siti da cui partono gran parte dei droni navali contro la Crimea.
Il comando delle operazioni meridionali ha comunicato in mattinata che l’attacco a Odessa ha danneggiato magazzini contenenti grano, depositi di carburanti e quant’altro. Fonti ucraine citano le parole del ministero delle infrastruttura ucraino Alexander Kubrakov il quale ha definito gli attacchi russi come un “atto di aggressione contro il mondo“, facendo riferimento alla recente conclusione degli accordi sul grano, non rinnovati da Mosca. “Il grano e le infrastrutture portuali devono essere protette per preservare la sicurezza alimentare del mondo“, ha continuato.
Intanto, il portavoce delle forze ucraine Serhiy Cherevaty, come ha confermato il Telegraph, riferiscono che la Russia starebbe ammassando circa 100mila uomini con in possesso 900 carri armati e 550 sistemi artiglieri nel fronte Lyman-Kupyansk con lo scopo di avvicinarsi sempre più alla regione di Karkhiv. Un segnale non da prendere sottogamba da parte delle forze ucraine che stanno affrontando notevoli difficoltà per sfondare le linee russe.