Oggi è prevista l’udienza davanti alla Corte d’Assise del Cairo di Patrick Zaki l’attivista e studente egiziano dell’Università di Bologna arrestato in Egitto lo scorso 7 febbraio, in cui verrà dichiarato il prolungamento o no di altri 45 giorni per la custodia cautelare in carcere. L’udienza era prevista il 7 novembre ma a causa di alcuni problemi di sicurezza è stata rinviata a oggi.
Patrick Zaki arrestato in aeroporto
L’attivista, che frequenta un master internazionale in Studi di genere all’Università di Bologna, fa parte anche di un’organizzazione per i diritti personali (Eipr), era stato arrestato appena atterrato all’aeroporto del Cairo da un volo proveniente dall’Italia con l’accusa di propaganda sovversiva su facebook. Sono dieci i post, che i suoi legali però considerano fatti da un account fake, che per il governo egiziano risultano come reati: diffusione di notizie false, incitamento alla protesta e istigazione alla violenza e al terrorismo.
Zaki era arrivato in Egitto per trascorrere una breve vacanza nel suo paese natale Mansoura, a circa 120 chilometri dal Cairo ed è proprio lì che la polizia lo ha condotto alla procura dove tuttora è in stato di fermo. In detenzione lo studente sarebbe stato oggetto di pestaggi e torture come è avvenuto per Giulio Regeni ucciso durante la detenzione.
Gli vengono contestati i reati di istigazione al rovesciamento del governo e della Costituzione. Secondo gli avvocati di Zaki egli è stato arrestato con un provvedimento del 2019 ma mai stato notificato. Amnesty International si è detta pessimista riguardo l’esito dell’udienza dopo che tre dirigenti della Ong egiziana Eipr sono stati anch’essi arrestati.