Polonia, ancora proteste per la legge che proibisce l’aborto

Non si fermano le proteste, dopo la legge che vieta l'aborto. Centinaia di manifestati, funzioni religiose interrotte, disordini per le città e cortei sciolti con lacrimogeni.

Non si fermano le proteste in Polonia per la nuova legge sull’aborto. Centinaia di donne sono scese in piazza per manifestare.

Dopo la modifica costituzionale all’aborto, infatti, centinaia di donne si sono riversate nelle piazze. La protesta si è radicalizzata sempre più. Le dimostranti hanno anche fatto irruzione nelle chiese, scandendo i loro slogan ed interrompendo le funzioni religiose.

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A Varsavia una donna ha fatto irruzione brandendo un cartello con su scritto “preghiamo per il diritto all’aborto“.

Le proteste sono ormai giunte al quarto giorno, sabato un grande corteo è stato sciolto con l’impiego di lacrimogeni. “Questa è guerra“, gridano.

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Tutto questo avviene alla luce di una sentenza della Corte costituzionale che vieta l’aborto anche in casi di grave malformazione del feto. Un enorme passo indietro nel progresso dell’umanità, che nel caso di gravi malformazioni, obbligherebbe la madre ed il bambino a una vita di enormi sofferenze.

Per questi motivi le donne stanno dunque protestando veementemente. In programma per domani, sciopero generale nazionale in nome della libertà di scelta.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.