Presa di Soledar, scambio di accuse Mosca-Kiev

Intanto Valery Gerasimov è stato eletto a comandante delle truppe in Ucraina

Mosca e Kiev si accusano a vicenda sulle reali condizioni della guerra nell’oblast di Donetsk, in particolare nel territorio di Soledar. Se da diverse ore i russi rivendicano la presa della città, dall’altra parte le autorità ucraine cercano di minimizzare in tutti i modi i potenziali colpi ricevuti dal loro esercito nel territorio conteso, obiettivo dichiarato delle forze russe sin da settembre. Con in particolare il capo delle forze paramilitari Wagner, Yevgeny Prigozhin, che già da per scontata la presa del territorio a maggioranza filo russa.

Di tutt’altro avviso è invece l’establishment militare americano, con in testa il segretario della difesa Lloyd Austin che ha affermato che quanto riferito dai media russi circa la situazione positiva a Soledar sia scevra da conferme sul terreno. Austin, durante un colloquio con la controparte giapponese a Washington, ha insomma sminuito le voci del Cremlino.

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Intanto, proprio nel momento nel quale le forze russe cercano di portare a termine i loro obiettivi nel territorio dell’Est ucraino, dal Cremlino annunciano un altro cambio alla regia militare. Valery Gerasimov, fino a ieri comandante dell’esercito della Federazione Russa, cambia ruolo diventando colui che guiderà le truppe in Ucraina. Sostituirà Sergej Surovkin, che a differenza del suo successore aveva già preso parte a diversi teatri opeativi.

La Tass, principale media di stato russo, fa sapere citando il ministero della Difesa che un tale cambio repentino è legato “alla più ampia portata dei compiti e alla necessità di un più stretto coordinamento tra tutti i rami e servizi militari“.