Matteo Salvini rompe gli indugi e decide: ecco le alleanze.
Il leader della Lega assiste alle prove di “inciucio” tra partito Democratico e movimento 5Stelle e scatta la contromossa che Salvini spiega in un’intervista esclusiva al Giornale.
In pratica, niente corsa in solitaria ma una coalizione di centro-destra inedita per molti aspetti.
Salvini decide le alleanze. Renziani e grillini vicini all’intesa?
Matteo Renzi ribadisce che non “prenderebbe neppure un caffè con i grillini” ma poi è disposto a un percorso comune per riforme e legge di bilancio e il suo post accomodante su Facebook lo dimostra.
Il guaio è che i tempi tecnici si allungherebbero di almeno un anno, senza contare che il taglio dei parlamentari passerebbe anche al vaglio del referendum popolare.
Il segretario Pd Nicola Zingaretti si è scontrato con Renzi perché vuole le elezioni, decidere le candidature e liberarsi della rappresentanza parlamentare a trazione renziana.
Inoltre, Zingaretti teme che un governo pasticciato scateni la rabbia degli italiani che vogliono votare aprendo spazi immensi a Salvini che è già popolarissimo.
In ogni caso, non sono pochi i grillini pronti ad avvicinarsi al Pd, pur di scongiurare le elezioni, anche se, per anni, si sono scambiati gli insulti più coloriti.
Salvini decide le alleanze. L’intervista esclusiva al Giornale
Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, spera di vedere rinascere una coalizione di centro-destra evitando l’azzardo salviniano di una corsa in solitaria.
Oggi, le sue aspirazioni trovano sponda proprio nel leader della Lega che gli ha rilasciato un’intervista esclusiva.
Matteo Salvini fa il punto con Sallusti
Per cominciare, Salvini dichiara che non avrebbe aperto la crisi se i no dei 5Stelle non avessero superato i sì a un livello per lui insopportabile.
La misura è stata colma in piena estate e ci ha regalato una crisi di governo senza precedenti vicino a ferragosto.
Il ministro dell’interno non rinnega i provvedimenti decisi con l’alleato di governo, però molte decisioni sono state frutto di compromesso.
Molti imprenditori, artigiani e commercianti meridionali hanno denunciato che questo reddito invoglia molti giovani a restare a casa, mentre loro hanno bisogno di mano d’opera.
Questo è un paradosso in terre ad alto tasso di disoccupazione. Quindi il reddito diventa un sussidio e non un incentivo per cercare un lavoro.
La possibile alleanza tra Pd e 5Stelle non impensierisce il “capitano”
Sallusti incalza Salvini sul rischio che un fronte comune tra Pd, Liberi e Uguali con i 5Stelle crei una maggioranza alternativa che non schioderà per 4 anni.
Il leader leghista è di parere opposto perché “Le furbate hanno le gambe corte“.
La coalizione raccogliticcia sarebbe litigiosa e andrebbe a sbattere già nelle prossime regionali in Umbria, Calabria, Toscana ed Emilia Romagna dove la Lega è sempre più forte.
Secondo Salvini, gli italiani hanno ormai preso coscienza, non accetterebbero un simile pasticcio e si opporrebbero a un tradimento della democrazia.
Salvini rompe gli indugi e decide le alleanze
A questo punto arriva il piatto forte dell’intervista: Matteo Salvini rompe gli indugi e spariglia le carte.
Il leader della Lega è pronto a incontrare nelle prossime ore Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.
La novità è il cambiamento di prospettiva, perché per Salvini non ci sarà una riedizione del vecchio centro-destra.
Ecco i punti essenziali della proposta:
- Salvini conosce molti deputati e senatori grillini contrari all’alleanza con Renzi e al momento giusto lo dimostreranno
- Se si votasse subito molti non rientreranno in Parlamento e Renzi, secondo Salvini, teme questa prospettiva poco allegra
- Per non cullarsi sugli allori, la Lega intavolerà subito il confronto con Forza Italia e Fratelli d’Italia, nonostante preferisse avere prima la data certa delle elezioni
- Con Berlusconi e Meloni ci sarà un confronto alla luce del sole sulle prossime elezioni politiche e regionali
- Serve una strategia chiara per marciare compatti in ogni competizione elettorale
- Il patto con gli alleati ha un titolo semplice: “L’Italia del sì contro l’Italia del no”
- Basta con gli ostacoli della stagione giallo-verde e avanti tutta sulla strada delle riforme
- Salvini vuole tuttavia escludere dall’accordo esponenti del centro-destra che lo hanno sempre attaccato, proprio come molti grillini negli ultimi mesi
- Il nuovo programma può essere steso velocemente per presentarsi uniti alle elezioni ma con una novità sostanziale
- Nel patto di governo saranno compresi infatti anche sindaci e governatori che godono di consenso dal basso e portano idee nuove avendo il polso dei cittadini
- Salvini non esclude dal fronte del “sì” neppure alcuni grillini riformatori.
Salvini rompe gli indugi con una rivoluzione dal basso
In pratica, Matteo Salvini punta a superare il vecchio centro-destra dando spazio a chi si conquista la fiducia dei cittadini stando vicino a loro ogni giorno.
In questa rivoluzione dal basso, Salvini guarda agli amministratori come Giovanni Toti, che ha pronta la sua lista “Cambiamo“, gode di grande popolarità in Liguria ma è noto anche a livello nazionale.
Giorgia Meloni si è guadagnata sul campo la crescita di consenso, fino a superare Forza Italia nei sondaggi, e Fratelli d’Italia si accredita con un lusinghiero 7,5% e trend in crescita.
L’incognita potrebbe essere Forza Italia che ha attraversato una crisi profonda, è ai ferri corti con Toti e rischia di essere trattata come terza forza della coalizione.
La sintesi però potrebbe essere l’incubatore di idee, aperto al contributo di tutti, e persone propositive che Salvini gradisce da qualunque parte provengano.
Le prossime ore saranno decisive in tutti gli schieramenti.
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