Salvini: il grembiule a scuola per garantire la parità

Grembiule si o no? Il dibattito

Il grembiule torna tra i banchi di scuola, l’idea del Governo potrebbe trovare sempre più consensi e alla fine trasformarsi in una legge vera e propria; un vero cambiamento per tutti i bambini e i ragazzini delle scuole primarie.

Alla scuola Materna lo indossano tutti, alle Elementari no. E chi lo porta nei primi anni di scuola primaria poi, spesso, lo abbandona strada facendo: ora il vicepremier Matteo Salvini torna sul grembiule a scuola e si dice favorevole a renderlo obbligatorio: «Visto che tutti i bimbi sono uguali ha dichiarato il vicepremier – rimetterei un bel grembiulino, così non c’è quello con la felpa da 800 euro e quello con le scarpe da 20 euro. Si tratta di una questione di educazione e convivenza civile».

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La proposta di Salvini

Salvini vorrebbe reintrodurre il grembiule fino alle medie perché in questo modo tutti gli studenti sono uguali, non ci sono discriminazioni e divisioni delle classi in gruppi in base alla ricchezza. Tutti devono essere uguali, ha detto Salvini, sia chi indossa una felpa griffata da 800 euro sia chi indossa scarpe senza marca da 20 euro.

Del resto anche il Ministro dell’istruzione Marco Bussetti si è detto favorevole a ripristinare il grembiule; è una scelta di libertà, ha detto, perché una scuola senza discriminazioni è una scuola libera di insegnare senza preconcetti.

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Favorevoli e contrari

Al solo sentire parlare di grembiule i genitori dei ragazzini si sono spaccati a metà tra chi è favorevole e chi è contrario. Alcuni sono favorevoli perché credono che la scuola debba essere per tutti, indipendentemente dal reddito, e sono sicuri che il fatto di mettere un grembiule possa incidere anche sulla lotta al bullismo. Se tutti sono uguali, non c’è più motivo per le prese in giro e il bullismo alla fine verrà eliminato.

Chi è contrario invece pensa che la fantasia dei ragazzi vada sviluppata anche attraverso il loro modo di vestire, perché scegliere cosa mettersi fa parte del processo creativo di ognuno di noi e poi i ragazzini usano i vestiti come simboli per esprimere le loro idee e le loro convinzioni. Enzo Miccio, stilista famoso e personaggio televisivo, di che «I bambini a scuola devono andare puliti, in ordine e profumati. L’educazione nel vestirsi non vuol dire indossare abiti costosi e all’ultimo grido».

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Alvaro Vitali invece difende il grembiule che lo ha reso famoso per il suo personaggio, Pierino.