I civili hanno iniziato a lasciare lo stabilimento chimico di Azot a Severodonetsk, ha detto sabato Rodion Miroshnik, ambasciatore della Repubblica popolare di Lugansk (LPR) in Russia.
Miroshnik sul suo canale Telegram ha scritto che i civili stanno iniziando ad uscire dai sotterranei dell’impianto chimico Azot, in un luogo al momento non presidiato dai militari.
Severodeontsk è una città spaccata in due, sebbene i luoghi strategici siano controllati dalle truppe russe.
Severodonetsk, parla l’ambasciatore Miroshnik
Miroshnik ha detto che le restanti truppe ucraine stanno controllando alcuni edifici vicino al Gate 1 e che al momento si susseguono diversi scontri di artiglieria.
“Ci sono periodici scontri a fuoco tra le forze in campo“. Ha detto l’ambasciatore aggiungendo che diverse centinaia di civili potrebbero essere ancora tenuti in ostaggio dai militari.
“Mentre i militari vengono sempre più accerchiati, i civili potranno uscire dai loro rifugi. Le forze alleate stanno preparando il trasporto per la loro evacuazione“.
Sabato scorso, Miroshnik ha affermato che 300-400 combattenti ucraini e fino a 500 civili potrebbero essere rintanati nell’impianto.
Giovedì, il colonnello generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale della Russia, ha affermato che i militari ucraini avevano pianificato di colpire la struttura mediante attacchi precisi contro le strutture portanti dell’impianto.