Sisma Etna: magnitudo 4.8 feriti e danni alle abitazioni

Sono state registrate dall'Ingv 73 scosse nel Catanese. Atteso il capo del dipartimento della protezione civile Borrelli

Dopo la scossa del 24 dicembre dovuta all’eruzione dell’Etna, un’altra scossa ancora più forte è avvenuta a Catania, nei paesi della provincia etnea.  La scossa di magnitudo 4.8 è stata avvertita intorno alle 3, 20 con epicentro tra Viagrande e Trecastagni.

Il centro più colpito “Fleri”

Tanta paura, gente in strada.  Il centro più colpito è Fleri, una frazione di Zafferana Etnea, ma si registrano danni a Santa Venerina dove sono caduti calcinacci dalla facciata della chiesa principale Santa Maria del Carmelo in Bongiardo, a Zafferana Etnea e nell’Acese.  A Fleri una palazzina è crollata: due persone state estratte dalle macerie sono rimaste ferite. Sul posto vigili del fuoco e ambulanze. La strada è stata chiusa. Sempre a Fleri, sono stati registrati altri crolli e ci sono persone intrappolate nelle abitazioni.

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Il sisma ha provocato la caduta di calcinacci e in particolare una statua della madonna del campanile a Santa Venerina, lesioni in abitazioni si segnalano nell’Acese. I danni sono evidenti in diversi paesi e ci sono almeno dieci feriti tra i quali un uomo di 80 anni estratto dalla casa gravemente danneggiata, a Fleri. Il prefetto Sammartino ha fatto aprire scuole e palestre comunali per accogliere le persone che non possono o non vogliono rientrare nella propria casa, perché inagibile o per paura. L’assistenza è stata delegata alla Croce rossa. È stato chiuso precauzionalmente al traffico un tratto dell’autostrada Catania-Messina, la A18, per la presenza di ‘lesioni’ sospette sull’asfalto createsi dopo la scossa. Il blocco è tra i caselli di Acireale e Giarre. Mentre resta attivo l’aeroporto di Catania-Fontanarossa.

Alzato il livello di Allerta del vulcano

Da ieri in Sicilia è stato alzato il livello d’allerta da verde a giallo dopo che anche il vulcano Stromboli aveva ripreso la sua attività con sbuffi e  lapilli. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha dichiarato “L’Etna rimane sempre un vulcano pericoloso e questo nostro paese purtroppo è molto fragile, ma sarà garantita la massima assistenza e immediata sistemazione a chi ha visto crollare la propria casa, per tutti gli altri saranno allestiti luoghi sicuri di ritrovo. Intanto il capo del dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli è in partenza per catania dove incontrerà le autorità locali e fare il punto della situazione.

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura