Sventato un “centralino della droga” a Roma

Tra i soggetti coinvolti, anche Paolo Pirino, detenuto per l'omicidio Sacchi

Una sorta di call center, come quello che serve per ordinare della merce o per ricevere assistenza telefonica, ma in realtà serviva per effettuare una compravendita di cocaina con consegna direttamente a domicilio. È quanto sventato in questi giorni dai finanzieri del comando provinciale di Roma, a seguito degli accertamenti dei finanzieri del Gico del Nucleo di polizia economico finanziaria, coordinati dalla pm Nadia Plastina e dal procuratore aggiunto Ilaria Calò.

Il sistema messo a punto consentiva di gestire il traffico di cocaina senza rischi, in modo da ridurre i passaggi intermedi tra l’ordine della dose e la consegna direttamente a casa del cliente. Il “centralino della droga”, era attivo tutti i giorni dalle 14 alle 2 di notte e garantiva la consegna attraverso dei pony express, reclutati tra persone in difficoltà economica in condizioni di accettare qualsiasi lavoro. In questo modo, si garantivano tra le 30 e le 50 consegne giornaliere, fino ad arrivare alle 80 consegne nel fine settimana.

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I soggetti coinvolti nell’inchiesta

Gli uomini del comando di Roma, stanno eseguendo in queste ore un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP a seguito di un’inchiesta della direzione distrettuale antimafia nei confronti di 7 persone, tra cui Paolo Pirino, già detenuto per coinvolgimento nell’omicidio di Luca Sacchi. Lo scorso 23 ottobre, Pirino aveva colpito con una spranga Anastasia Kylemnyk, fidanzata di Sacchi, per rubare lo zaino contenente 70 mila euro. 

Con lui, responsabili del giro di spaccio anche due ragazzi poco più che maggiorenni, i fratelli Billocci, ovvero M., classe ’98, ed il diciannovenne S.. Il GIP ha disposto la custodia in carcere per i fratelli Billocci e per Pirino, ai domiciliari invece quattro dei corrieri, Noemi M. (classe 1991), Sara P. (nata nel 1990), Laura L. (classe 1993) e Marco C. (nato nel 1979).