Una scossa di terremoto molto violenta è stata avvertita questa mattina al Centro-Sud: dopo l’evento sismico di questa mattina nelle Marche tra Fermo e Macerata, una forte scossa è stata avvertita intorno alle 10.13 di oggi in Puglia. La scossa, di magnitudo 3.9, secondo le prime rilevazioni dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), è stata registrata a quattro chilometri a sud est di Barletta.
Le notizie sono ancora frammentarie ma sembra che non ci siano danni a persone o cose; i Vigili del Fuoco sono impegnati in una lunga serie di controlli per verificare la situazione ma per ora non sono emerse criticità.
Scuole evacuate e gente in strada
Lo spavento è stato davvero grande e tante scuole sono state evacuate. Nelle scuole infatti, soprattutto nei comuni della Bat (provincia di Barletta, Andria, Trani) che sono i più vicini all’epicentro, alunni e studenti per precauzione sono stati fatti scendere in strada e la polizia municipale ha immediatamente avviato controlli e verifiche nelle strutture.
Anche gli studenti universitari sono scesi in strada e adesso tutte le lezioni sono sospese in attesa di controlli; sembra che non ci siano danni ma i Vigili del Fuoco stanno verificando molto attentamente. Le scuole sono le strutture più fragili e per questo è stato richiesto agli studenti di rimanere in strada.
Panico e la conta dei danni a Bari
A Bari il personale in servizio negli uffici giudiziaria nel palazzo ex Telecom a Poggiofranco sono scesi tutti in strada. Gli studenti dei dipartimenti di Giurisprudenza e Scienze Politiche nel palazzo di piazza Cesare Battisti sono stati fatto evacuare dopo che è scattato l’allarme previsto in situazioni di questo tipo.
Disagi anche a Trani, dove subito dopo la scossa delle 10:13 è crollato un pezzo del timpano della facciata barocca della chiesa di San Domenico, vicino alla villa comunale. Il sagrato era già interdetto al transito a causa delle precarie condizioni dell’edificio sacro. Nella zona industriale di Molfetta i dipendenti di diverse aziende si sono riversati nelle strade.
Gli edifici del centro storico, i più antichi e delicati, sono i più vulnerabili ed in alcuni casi avevano già delle piccole crepe e delle problematiche.