La calvizia, soprattutto, per gli uomini più giovani rappresenta un grosso problema che spesso può portare ad una bassa autostima. Il trapianto dei capelli fece la sua comparsa sulla scena novanta anni fa. Le tecniche di intervento sono due: le tecniche FUSS e quelle FUE. Le tecniche FUSS prevedono l’estrazione di una striscia di cuoio capelluto, che viene sezionata in unità follicolari da trapiantare, poi, in un momento secondario. Si tratta di una tecnica molto invasiva e per tale motivo è meno utilizzata rispetto alla seconda.
Al giorno d’oggi è la Turchia il Paese dove vengono effettuati più trapianti di capelli al mondo. I cosiddetti “allevatori di capelli” utilizzano il metodo chiamato Fue, cioè Follicular unit extraction, che consiste nel raccogliere quattromila follicoli dalla parte posteriore dello scalpo, per trapiantarli in modo meticoloso, uno per uno lì dove è necessario a seconda della densità e struttura delle altre zone del capo. I prezzi variano tra i 1700 e i 2000 dollari.
Il trapianto è una tecnica chirurgica basata sul trasferimento di piccoli frammenti di pelle e dei relativi bulbi piliferi da zone del capo più folte ad altre più diradate. Si tratta quindi di follicoli vivi prelevati dallo stesso paziente; non si possono invece utilizzare i bulbi di un donatore, né tanto meno innestarne di sintetici. Si tratta, dunque, a tutti gli effetti di un intervento vero e proprio.
I pazienti che maggiormente si recano in Turchia per sottoporsi al trapianto sono quasi tutti dei Paesi Arabi. Le agenzie mettono a disposizione pacchetti che comprendono aeroporto, albergo, clinica ed infine anche un tour completo di attrattive turistiche. Da premettere che non basta solamente un intervento chirurgico per risolvere il problema. Dunque, bisognerà ricorrere più volte al trapianto prima di vedere dei risultati.
Il trapianto di capelli non cura la calvizia ma comunque tende a coprire esteticamente le zone dove si sono persi i capelli senza interagire con il problema che genera l’alopecia. Al giorno d’oggi il desiderio più grande per chi soffre di calvizia è quello di risolvere il problema in modo più completo ma soprattutto con risultati duraturi nel tempo. Un esempio di eccellenza e di professionalità nel settore è quello riscontrato in capilclinic.
La calvizia affligge 8 uomini su 10 e 1 donna su 4, 4.000 su circa 35 milioni sono i possibili candidati. La maggior parte dei capelli trapiantati ha una durata nel tempo mentre una parte possono comunque andare incontro miniaturizzazione e caduta.
Il trapianto di capelli sul diradamento diffuso può essere addirittura deleterio per i follicoli nativi sofferenti e in fase e dunque, questi, senza un’adeguata cura non resistono al trauma degli innesti e vanno incontro ad una caduta nel corso dei 3/12 mesi successivi al trapianto. Tale effetto viene definito Shock Loss.
Quando è consigliato il trapianto?
Il trapianto dei capelli è consigliato quando c’è la reale possibilità di coprire in modo adeguato e naturale l’area calva.
Dunque il trapianto di capelli funziona oppure non funziona?
Il trapianto funziona qualora le aspettative del paziente sono proporzionate alla possibilità della tecnica chirurgica. Perciò un ruolo fondamentale lo ricopre il chirurgo che ha il compito di informare il paziente. A questo va aggiunta inoltre una una corretta tecnica chirurgica eseguita da un chirurgo esperto.