Prosegue l’evacuazione dei civili a Mariupol, Ucraina orientale, protagonista delle maggiori manovre militari sia ucraine che russe. I cittadini presenti nei sotterranei dell’acciaieria Azovstal‘ sono stati trasferiti nella città vicina di Zaporizhzhia.
Come riporta Reuters gli evacuati sono principalmente donne anziane e bambini che avranno acceso nei prossimi giorni a cure mediche, cibo e assistenza psicologica. Tuttavia, viene spiegato che all’appello mancano ancora 200 persone che presumibilmente verranno liberate nelle prossime ore, con l’aiuto dei volontari presenti sul territorio.
Ucraina: i civili lasciano Mariupol, bombe su Odessa
Nel giorno dell’anniversario del massacro di Odessa, nel quale quarantadue ucraini filorussi furono uccisi in una delle prime fasi del conflitto nel 2014, continuano le esplosioni sulla città del Mar Nero. Secondo Kiev un quindicenne sarebbe stato ucciso vicino ad una chiesa, ma attualmente non si conoscono tutti i danni che hanno coinvolto la città a maggioranza filorussa.
Intanto i russi proseguono il loro percorso all’interno delle repubbliche filorusse separatiste come quella di Lugansk, facente parte della regione contesa del Donbass. Qui, secondo alcune fonti russe, dovrebbero proseguire a colpire i corpi nazionalisti presenti sul territorio. Stando alle dichiarazioni del governatore Sergii Gaidai i russi avrebbero un piano di fare “terra bruciata” lungo il loro cammino.