L’ondata di corruzione che ha stravolto le gerarchie politiche ucraine, e che ha anche condizionato il loro comportamento in guerra, non finisce qui. Dopo l’addio, tra le polemiche, dell’ex consigliere dell’Ufficio del presidente ucraino Oleksij Arestovych, il quale in una serie di interviste aveva detto che il missile che aveva colpito un condominio di Dnipro non era russo bensì faceva parte della contraerea ucraina, arriva un’altra epurazione eccellente.
Oleksij Reznikov, un civile ma con un passato presso l’aeronautica sovietica, lascerà l’incarico di ministro della Difesa ucraino per essere sostituito dall’attuale capo dell’intelligence della difesa ucraina (DIU) Kyril Budanov che, a differenza di Reznikov, ha fatto parte dell’esercito ucraino raggiungendo il grado di maggior generale delle forze armate.
Secondo David Arakhamia, leader del partito Servo del Popolo, Reznikov sarà nominato ministro delle industrie strategiche ucraine per sostituire Pavel Ryabikin. “Alexey Reznikov sarà trasferito alla carica di ministro delle industrie strategiche per rafforzare la cooperazione militare-industriale“.
Alla base della decisione di Zelensky di cambiare il timone del ministero della Difesa, ci sarebbe uno scandalo di corruzione che ha visto protagonista alcuni nomi, tra cui lo stesso ex ministro, che facevano parte delle strutture del Ministero della Difesa. Secondo una serie di inchieste giornalistiche, il ministero da diversi mesi a questa parte avrebbe acquistato cibo per le forze armate ucraine a prezzo più alti. Ciò avrebbe portato a pensare che il ministero avrebbe approfittato della situazione per creare un vero e proprio apparato di corruzione.