Wagner in Bielorussia, Polonia muove le truppe a est

Intanto il Pentagono promette ulteriori aiuti militari a Kiev

In relazione all’arrivo delle truppe Wagner in Bielorussia, la Polonia ha deciso di rafforzare il confine che condivide con Minsk spostando delle proprie unità militari in modo da limitare il loro margine d’azione. Lo afferma l’agenzia di stampa polacca Polish Press Agency citando un consigliere del Comitato per la sicurezza nazionale polacco.

L’addestramento congiunto tra esercito bielorusso e uomini della Wagner è senza alcun dubbio una provocazione, afferma Zbigniew Hoffmann, segretario del comitato di sicurezza di Varsavia. Di conseguenza, il ministro della difesa Mariusz Blaszczak ha deciso di “trasferire formazioni militari a est della Polonia“.
Il ministro della difesa tedesco Pistorius, in relazione a quanto detto dagli eponenti polacchi in merito al raggruppamento delle unità militari ai confini con la Bielorussia, ha detto che Berlino è “pronto a sostenere la Polonia nel suo fianco orientale“.

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Pentagono annuncia un altro pacchetto di aiuti all’Ucraina

Nel frattempo il Pentagono annuncia nuovi aiuti a Kiev dal valore complessivo di 1,3 miliardi che si vanno ad aggiungere agli oltre 42 spesi a partire dal febbraio 2022. Il pacchetto approvato dal Dipartimento della Difesa include sistemi missilistici terra-aria avanati nazionali, munizioni, proiettili di artiglierie, munizioni circuitanti, attrezzatura per lo sminamento, missili anticarro ecc.

La carenza di munizioni, che sembra essere il maggior problema per le forze di Kiev, ha spinto la Casa Bianca a dare il via libera all’invio delle cosiddette cluster bombs – le bombe a grappolo – vietate da numerose convenzioni internazionali. Tali munizioni sono state ampiamente criticate da un ampio blocco di Paesi occidentali.

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La scorsa settimana queste particolari munizioni sono arrivate in Ucraina a sopperire la mancanza dei proiettili di artiglieria da 155 mm. Come ha riportato il Washington Post, che ha citato funzionari militari ucraini, esse sono state già usate contro le linee difensive russe, ma il timore di un loro uso contro i civili, sebbene le rassicurazioni da parte dei militari ucraini non manchino, come ha sottolineato il sottosegretario di Stato alla Difesa Colin Kahl, rimane sicuramente uno dei pericoli più preoccupanti.

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