La smentita del presidente ucraino Vladimir Zelensky del coinvolgimento di Kiev nell’omicidio della giornalista russa Darya Dugina è “un altro anello della catena di bugie“, ha detto mercoledì alla radio Sputnik la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
“Zelensky è apparso ancora una volta davanti alle telecamere, dicendo che non c’entravano nulla perché non era una cittadina ucraina, né si trovava in Ucraina. Beh, non è una novità, è un altro anello della catena di bugie. Kiev sta facendo esattamente ciò che dicono le linee guida occidentali“, ha sottolineato.
Zakharova ha osservato che il sito web Mirotvorets, contenente i dati personali delle dei nemici dell’Ucraina opera da anni. Mirotvorets, che contiene anche alcuni giornalisti e fotoreporter italiani, è un sito governativo che elenca tutte quelle personalità sgradite a Kiev.
Dugina, 29 anni, era una professionista dei media che si è occupata in particolare degli sviluppi nel Donbass. La giornalista è stata uccisa a causa di una esplosione di un’auto nella regione di Mosca il 20 agosto. Il servizio di sicurezza federale russo (FSB) ha annunciato il 22 agosto che l’omicidio di Dugina era stato risolto. Secondo l’FSB, era stato ideato dalle agenzie di intelligence ucraine e messo in pratica dalla cittadina ucraina Natalia Vovk, fuggita successivamente in Estonia.