18 luglio: Mandela Day per sempre.

nelson mandela

Il 18 luglio è il Mandela Day

Il 18 luglio 2014 si festeggia il 96esimo compleanno di Nelson Mandela, un compleanno decisamente diverso, poichè Madiba dal 5 ottobre 2013 non è più fisicamente tra noi, ma il suo spirito, il suo aver cambiato il mondo con la sua condotta di esistenza, vivono ancora.

Oggi è dunque il Mandela Day in tutto il mondo, anche per il motore di ricerca più famoso in assoluto: Google, infatti, gli ha dedicato un Doodle molto speciale, con un suggestivo video contenente tutte le più famose citazioni di Madiba.

Madiba era infatti nato il 18 luglio del 1918 a Mvezo, un villaggio del Transkei (sud-est) ed era di nobili origini, provenendo da una famiglia di sangue reale appartentente appunto all’etnia Xhosa.

Frequentò la scuola metodista, terminata la quale si iscrisse all’Universita’ di Fort Hare e, successivamente, si trasferirì a Johannesburg, dove condusse, presso l’Universita’ del Witwatersrand, gli studi in Legge.
Nello stesso periodo, ebbe modo di frequentare i militanti e idirigenti di quello che fu il primo partito fondato nel 1912 dai neri in Sudafrica, precisamente l’African National Congress (Anc),

Nel 1944 fondò la Lega della Gioventu’ dell’Anc.

In quell’anno si unì in matrimonio add Evelyn Mase, per poi divorziarvi nel 1957.

A seguito della vittoria del razzista Fronte nazionale nelle elezioni del 1948 maturò ancora di più le sue convinzioni e idee antirazziste.

Insieme a Oliver Tambo, nel 1952, nel centro di Johannesburg, aprì uno studio legale, una conquista enorme poichè si trattò del primo studio in assoluto gestito da neri in Sudafrica.

Nel dicembre 1956, assieme ad altre 150 persone, venne arrestato e accusato di tradimento in un processo conclusosi dopo 5 anni, nel 1961, con quella che fu un’assoluzione generale. Nel 1957 incontrò Winnie Madikizela, che sposò dopo un anno. Nel 1961 fonda il braccio armato dell’Anc, l’MK (Umkhonto we Sizwe, ‘Lancia della Nazione’), dedito ad azioni di sabotaggio, piani di guerriglia, addestramento paramilitare.

Nel 1962 Mandela fu arrestato e condannato a 5 anni di carcere con l’accusa di aver condotto delle attivita’ sovversive e di espatrio illegale al rientro da una lunga missione in Africa e Europa. Nel 1964 subì la pesante condanna a vita ai lavori forzati durante il processo di Rivonia.

Ed è proprio in questa particolare occasione che, direttamente dal banco degli imputati, Mandela fece un celebre discorso in difesa del diritto degli oppressi alla lotta armata come ultima risorsa contro la violenza degli oppressori.

Sempre in tale occasione sostenne a piena voce il suo ideale di societa’ non razzista fondata su uguali diritti per bianchi e neri, dichiarando di essere pronto a morire, pur di realizzare tutto questo.

Fu così condotto nel carcere di massima sicurezza di Robben Island, al largo di Cape Town, dove trascorse 18 dei suoi 27 anni di prigione. Mandela, nonostante le difficoltà oggettive, non si perse d’animo e si laureò in legge per corrispondenza alla University of London. Proprio la prigione accrebbe notevolmente la sua fama a livello mondiale conferendogli, per certi versi, un notevole incremento di popolarità, diventando un simbolo autentico della lotta al regime razzista.

Nel 1982 fu trasferito nella prigione di Pollsmoor. Nel 1985 il presidente P. Botha gli propose la liberta’ in cambio dellla rinuncia incondizionata alla violenza. Mandela rifiutò, avviando però degli esili i contatti con gli emissari del regime. Nel 1988 viene trasferito nella prigione di Victor Verster, a nord di Cape Town.

Nel 1989 Botha venne sostituito da Frederik de Klerk, che il 2 febbraio 1990 annunciò la liberazione di Mandela.

E l’11 febbraio una folla immensa si strinse attorno al leader, il quale pronunciò un discorso che sarebbe destinato a passare alla storia, un discorso in cui si ribadiva la necessità di riconciliazione con la razza bianca.

Mandela venne eletto così presidente dell’Anc ed intraprese un delicatissimo negoziamento con il governo di de Klerk.

Nel 1993 ottenne il Premio Nobel per la Pace insieme a De Klerk e nel novembre 2009, l’Onu proclamò in maniera ufficiale il 18 luglio ‘Mandela Day’.

Il 27 aprile 1994 l’Anc, con il 62% dei voti, conseguì le prime elezioni multirazziali nella storia del Paese, cosicchè Mandela divenne il primo presidente nero del Sudafrica.

De Klerk, in quell’occasione, fu eletto vicepresidente. Nel 1996 Mandela divorziò da Winnie e, nel 1998, sposò Graca Machel, vedova del presidente del Mozambico, Samora Machel. Al termine del suo mandato non volle candidarsi nuovamente. Dopo il 1999 l’anziano leader fu ancora impegnato in numerose cause umanitarie.

Nel 2004 si ritirò dalla vita pubblica per dedicarsi alla famiglia.

Sempre piu’ fragile e debole, fisicamente, iniziò ad apparire sempre meno nelle occasioni ufficiali, come a Johannesburg alla finale dei Mondiali di calcio, nel luglio 2010.

Negli ultimi anni della propria esistenza trascorse la maggior parte del proprio tempo a Qunu, il villaggio della sua famiglia.

Dopo l’ultimo ricovero in ospedale si trasferì nella sua abitazione di Johannesburg dove passò gli ultimi mesi di vita, circondato dall’affetto della famiglia e di un intero Paese, per lasciare, fisicamente, questa terra, il 5 ottobre 2013, per continuare poi ad esistere per sempre nel cuore della gente, neri e bianchi, e nella storia.