Ancient Cosmic Truth, il nuovo LP di Louis Siciliano

“Ancient Cosmic Truth” è una suite strumentale contenente quattro brani strumentali jazz-rock innovativi che mettono insieme i suoni caratteristici della musica elettronica e dei sintetizzatori registrati con strumenti analogici.

Venerdì 6 gennaio è uscito in digitale e in vinile in edizione limitata e numerata “Ancient Cosmic Truth” il nuovo LP del Synth performer e compositore Louis Siciliano, che partendo da Napoli ha girato tutto il mondo per compiere un percorso di ricerca musicale che lo ha portato oggi ad essere uno dei nuovi esponenti del “Napule’s Power”, movimento fondato dal giornalista Roberto Marengo.

ANCIENT COSMIC TRUTH

Pubblicato da Musica Presente Records, etichetta del gruppo MAGIC&UNIQUE GROUP LTD diretta da Renzo Cresti, con la produzione esecutiva e la supervisione di Renato Marengo, “Ancient Cosmic Truth” è una suite strumentale contenente quattro brani strumentali jazz-rock innovativi che mettono insieme i suoni caratteristici della musica elettronica e dei sintetizzatori registrati con strumenti analogici. Un disco che unisce l’antica musica indiana, persiana, cinese e mediterranea con il jazz e i linguaggi musicali attuali. Realizzato dallo stesso Louis Siciliano (synths analogici, sensori e live electronics) insieme a Alex Acuña dei Weather Report (percussioni), Claudio Romano (batteria), Randy Brecker deiBrecker Bross (tromba) e Umberto Muselli (sax tenore), l’album concretizza un’idea di musica collettiva guidata dalle particolari intenzioni, intuizioni e visioni di Louis Siciliano. “Ancient Cosmic Truth” già dal titolo rimanda alla ricerca spirituale che Louis Siciliano porta avanti da anni e che lo ha portato dalla sua città natale, Napoli, a girare il mondo alla scoperta di nuove culture per poi tornare alle origini.

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Abbiamo incontrato il performer e compositore Louis Siciliano che gentilmente ha risposto ad alcune nostre domande:

Ciao Louis, piacere di conoscerti e grazie per l’intervista che ci stai concedendo.

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Ciao Roby e grazie a te.

Vorrei iniziare col porgerti una domanda che può sembrare banale ma che in realtà non lo è. Chi è Louis Siciliano?

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E’ un esploratore. Io ho sempre amato l’esplorazione. E ancora oggi passo tanto tempo ad esplorare suoni, a crearli perché sai la musica è fatta anche di tanti piccoli tasselli che sono i timbri degli strumenti. Io sono un grande collezionista di strumenti. Tra l’altro in passato ho registrato diverse colonne sonore suonando tutti gli strumenti da solo. Infatti, una volta un regista mi disse dovremmo fare un film su di te. E da questo poi grazie al mio maestro Antonio De Santis, che è stato un pioniere della musica elettronica, ho iniziato a 15 anni a capire come si crea un suono entrando nel suono. E ho capito che era una vera e propria esplorazione, era un qualcosa che andava avanti con la scoperta. Qualcosa a metà tra l’avventura e lo scientifico e quindi tutt’oggi sono sospeso in questo universo.

Louis come ti sei avvicinato al mondo della musica?

Io ho da sempre rivolto la mia attenzione alla musica strumentale perché avendo viaggiato tantissimo nel mondo ho vissuto anche con popolazioni lontane da noi come i pigmei dell’Africa o anche in India. Da sempre ho avuto questa passione per il suono, per la musica pura perché mi accorgevo che entrava di più nel mio inconscio. Riusciva a muovere qualcosa dentro di me anche se io da sempre scrivo poesie, ho pubblicato anche alcuni volumi di poesie, però ripeto la mia attenzione è rivolta di più verso la musica strumentale. E ho iniziato che mia nonna mi portava in chiesa, avevo 4 o 5 anni, e praticamente ero affascinato dal suono dell’organo e infatti, anni dopo, ho iniziato a studiare organo e mi sono interessato tantissimo anche alla musica antica, alla musica classica, quella barocca, rinascimentale, teatrale. E’ stato un viaggio e lo è ancora oggi. Sai nella musica ci vuole umiltà come in tutte le arti. In tutto ciò che è ricerca ci vuole umiltà perché la ricerca non finisce mai.

Venerdì 6 gennaio è uscito in digitale e in vinile in edizione limitata e numerata “ANCIENT COSMIC TRUTH – A Suite in 4 Movements”il tuo nuovo LP, che partendo da Napoli hai girato tutto il mondo per compiere un percorso di ricerca musicale che ti ha portato oggi ad essere uno dei nuovi esponenti del “Napule’s Power”, movimento fondato dal giornalista Renato Marengo. Come nasce questo progetto e perché?

Innanzitutto devo ringraziare tanto Renato Marengo che è un giovane di 80 anni che con il suo entusiasmo mi ha contagiato. Poi, ovviamente avevamo un background in comune, tanti amici in comune anche se io ero sempre in viaggio per il mondo e continuo a farlo. Ma come ci insegnano gli alberi è importante avere delle radici profonde e questo disco è nato proprio da un desiderio che avevo da 25 anni, immagina un po’, però assorbito da tante altre cose lo avevo lasciato lì nel cassetto sperando un giorno di poterlo realizzare. Poi, mi son messo lì, è stato un lavoro di 4 anni, e poi l’ho proposto a Musica Presente Records, etichetta del gruppo MAGIC&UNIQUE GROUP LTD diretta da Renzo Cresti, che è un grande musicologo, e lui lo ha definito un capolavoro. E da lì poi ho iniziato a vedere tanto entusiasmo intorno a questo progetto sin dal primo momento a dire il vero e cioè da quando l’ho proposto ai musicisti. In questo disco ci sono dei grandissimi musicisti ed è anche grazie a loro che questo album è qualcosa di speciale, come mi dicono. Alle percussioni c’è Alex Acuña dei Weather Report; poi c’è Randy Brecker dei Brecker Bross che è il più grande trombettista di Jazz; alla batteria c’è Claudio Romano che a livello nazionale è uno dei batteristi più conosciuti nel mondo della musica di qualità e poi al sax tenore c’è un vero genio che è Umberto Muselli, un mio carissimo amico d’infanzia con cui abbiamo iniziato a suonare da bambini. Pensa che giocavamo insieme a calcio sulla spiaggia e così passavamo i nostri pomeriggi. E poi un giorno ho scoperto che lui aveva una passione viscerale per la musica come me, tra l’altro suo papà è stato un grande musicista che insegnava al conservatorio. Umberto è stato definito l’erede di Michael Brecker e neanche a farlo di proposito in questo disco si è ritrovato a suonare con il fratello di Michael, Randy con il quale hanno creato il gruppo. E tutte queste coincidenze si sono unite un questo disco. Ecco vedi la musica è un viaggio incredibile come la vita.

Quali saranno ora i tuoi progetti futuri?

Guarda io dico sempre che il futuro è oggi, il futuro è adesso perché per anni mi sono proiettato nel futuro e puntualmente arrivava quel futuro e cambiava tutto. Invece, poi con l’esperienza ho imparato che il futuro è proprio nell’oggi. Quindi noi oggi stiamo lavorando, in maniera abbastanza concentrata, per portare alla gente un’esperienza unica e indimenticabile. Sarà uno spettacolo imperdibile con l’audio in surround, con un gioco di luci importante perché è comunque un lavoro dedicato al cosmo e quindi deve far viaggiare, essere vocativo. E quindi stiamo preparando il tour partendo dall’Europa, poi andremo in America e poi vedremo. Siamo concentrati nella cosa più bella per un musicista che è quella di fare musica live. Solo nel live c’è un vero scambio, perché il musicista è vero che fa musica ma in realtà anche lo spettatore fa musica con l’anima. E’ un vero e proprio scambio di energia. E nulla, vi aspettiamo tutti quanti ai nostri concerti.

Vuoi salutare e ringraziare qualcuno?

Ringrazio tutti i musicisti, Renato Marengo, Renzo Crespi. Ringrazio il nostro ufficio stampa che ha fatto un lavoro straordinario. Ringrazio tutti voi giornalisti e critici che date modo che la musica possa arrivare al pubblico. Alla fine siamo tutti parte di un grande organismo vivente. C’è bisogno di tanta cultura oggi e credo che ognuno di noi possa fare la sua parte affinché questo avvenga.

Grazie mille e un grosso in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti futuri.

Grazie a te.