“Sono veramente preoccupato per questo momento di emergenza che si sta vivendo non solo in Italia. Le rivolte si stanno susseguendo con la velocità della luce e molto spesso non sono programmate. C’è un mondo in rivolta. Qualcuno ha sottovalutato che questa pressione sulle piazze può diventare un problema serio per l’ordine pubblico o qualcuno lo vuole veramente. In un caso o nell’altro la situazione è in una fase critica” esordisce così il Magistrato Angelo Giorgianni. Una personalità dal tratto deciso e attento con una visione lucida della situazione di emergenza COVID che sta interessando il Bel Paese ed il mondo intero”. Ma conosciamo meglio il Dottor Giorgianni Angelo.
Chi è Angelo Giorgianni
“Mi chiamo Angelo Giorgianni. Sono il Presidente dell’Associazione L’Eretico. Associazione che raggruppa scienziati eretici, giuristi e persone della società civile. Sono anche il portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Vita, Organización Mundial de la Vida, organizzazione che si oppone in questo momento al progetto del nuovo ordine mondiale. Sono un Magistrato ancora in carica“.
Di seguito intervista al Magistrato Giorgianni
Un probabile secondo lockdown
Noi siamo convinti che rispetto all’inasprimento delle misure bisogna attivare direttamente i meccanismi di controllo dell’Alta Corte di Giustizia e dell’ONU. La nostra convinzione deriva dal fatto che sia L’Eretico sia l’Organizzazione Mondiale della Vita hanno una narrazione diversa rispetto a quest’emergenza. È vero che c’è un virus che circola ma questi non ha le caratteristiche del virus descritto sino ad oggi. È un virus che si è notevolmente depotenziato. Un virus che continua solamente ad avere effetti particolarmente significativi sulle categorie a rischio che a loro volta comunque vanno protette. In questo momento la restrizione ulteriore non può che danneggiare irreversibilmente l’economia non solo in Italia ma anche nel mondo. Per quanto ci riguarda, noi continueremo ad attivare gli strumenti dello stato di diritto a partire dal conflitto di attribuzione. Anche perché qualche parlamentare a noi vicino vuole porre il conflitto di attribuzione tra il parlamento e il presidente del Consiglio che in più occasioni ha violato le prerogative del parlamento.
Nello stesso tempo già in alcune parti del mondo, ad esempio in Polonia, sono stati attivati, in forte all’Alta Corte di Giustizia, i ricorsi all’Alta Corte di Giustizia perché gli Stati hanno violato libertà fondamentali su presupposti di emergenza che i fatti hanno dimostrato di non esistere. Sulla stessa strada anche altre nazioni lo faranno. Chiaramente c’è anche un’ulteriore linea di resistenza che passa attraverso l’impugnativa di quelle ordinanze di ciascun presidente delle varie Regioni. Tali ordinanze incidono sulle libertà fondamentali perché ci sono già pronunciamenti di Tar per esempio che delimitano quelle che sono le competenze delle Regioni. Da ultimo il Tar del Lazio. Poi perché c’è la costituzione che vieta che in alcune materie tutelate da libertà costituzionali si possa intervenire con norme amministrative. Lo stesso discorso vale per il DPCM che sono norme amministrative. Ergo le misure previste nel DPCM, che non sono previste nel decreto legge, sono illegittime poiché in contrasto con la costituzione che prevede che queste discipline siano riservate al legislatore ordinario.
Sicuramente un decreto legge che verrà convertito in legge può disciplinare queste materie ma non lo può fare un DPCM né le norme amministrative. Questa è la linea che noi portiamo avanti con lo stato di diritto però bisogna prestare grande attenzione alle proteste nelle piazze soprattutto nel meridione che è simile ad una polveriera a rischio di esplosione. Le chiusure già adottate hanno danneggiato irreversibilmente alcune realtà. Molte persone sono già al di fuori del mondo del lavoro. C’è fame e disperazione. I nostri governanti debbono agire con senso d’equilibrio ma mi pare che ci siano preoccupazioni di natura diversa che tralasciano un problema fondamentale ovvero i disordini che potrebbero succedere nelle piazze. Noi continuiamo ad alimentare nelle persone la speranza della strada dello stato di diritto. Ci batteremo fino in fondo su questa strada. Tutto questo, laddove riuscissimo a comunicare, serve a far snellire la tensione nelle piazze.
L’Associazione L’ERETICO E LE RADICI
Noi siamo eretici poiché sono gli altri ad averci definiti eretici. Il nome pone le radici quando noi abbiamo iniziato a divulgare delle verità che venivano nascoste sulla reale evoluzione del virus, allora siamo stati additati eretici dato che contrastavamo il pensiero unico. Una definizione che a noi in fin dei conti ci è andata bene seppur i fatti hanno dimostrato che siamo ortodossi. Basti vedere le dichiarazioni fatte da scienziati eretici dalla fine del mese di febbraio in poi che hanno affermato delle verità dimostratesi tali. Vorrei riferirle un particolare. Nel 1555 fu messo al rogo un medico che aveva scoperto la circolazione sanguigna polmonare. Ci sono voluti 2 secoli quando Willis fece la stessa scoperta e portò avanti la scoperta del 1555. Ma dopo aver messo al rogo quel medico ci sono voluti 2 secoli per ritornare alla scienza.
Non si deve ostacolare la scienza. La scienza è un patrimonio di tutti. Tant’è vero che gli scienziati eretici sono patrimonio della nazione, dell’umanità. Gli scienziati dell’organizzazione mondiale della verità lavorano per la comunità. Noi vogliamo che sia una scienza democratica. Combattiamo quella parte della scienza che invece è funzionale. Quella che fa gli interessi della Big Pharma. Quella parte funzionale in linea ad un progetto unico mondiale che non condividiamo. Bisogna rilanciare questo messaggio per evitare il rischio di una guerra civile conseguendo ad uno scenario di piazze che si insanguinano. E noi vogliamo che tutto ciò si eviti e quantomeno non accada.
Il medico obiettore di coscienza
All’interno dell’associazione L’eretico e dell’organizzazione mondiale della vita c’è un progetto che prende il nome di “PROGETTO D’IPPOCRATE“. Il medico si sa che giura la fedeltà impegnandosi a garantire la salute non la cura. Ecco l’equivoco è diventato questo. I medici molto spesso sono spinti in maniera impropria da procedimenti disciplinari quando dissentono rispetto al pensiero unico affermando la pericolosità del vaccino. Tanti medici sono stati sottoposti a procedimento disciplinare e tanti medici sono stati radiati per aver espresso un’ opinione diversa.
Sulla base della nostra richiesta di abolizione dei consigli degli ordini che andavano contro il dovere morale e giuridico del medico che deve soprattutto guardare alla salute del paziente, noi guardiamo ai medici come una prima linea. Se i medici si dimostrassero obiettori dinnanzi ai vaccini, svolgendo il loro lavoro verificando fino in fondo le controindicazioni generali e scientifiche dei vaccini, sicuramente il paziente potrebbe scegliere se fare il vaccino conoscendone la pericolosità illustrata dal medico stesso”.
Tutela dalla probabilità dell’obbligatorietà del vaccino
C’è la Costituzione che in merito ai trattamenti sul diritto alla sanità afferma che devono essere eseguiti in virtù di un’esigenza di carattere generale non di un’esigenza politica d’imposizione di un vaccino. Per di più di fronte alla dannosità del vaccino e dimostrata l’assenza di un’emergenza sanitaria, noi stiamo cercando di dimostrare che il vaccino oltre ad essere dannoso e anche inutile. In più sosteniamo che il virus non è stato sequenziato, a suo tempo già dichiarato da medici eretici come il professor Domenico Mastrangelo, il Professor Scoglio. Se non c’è un’evidenza clinica che richiede il vaccino e se il vaccino può essere addirittura dannoso al di fuori di una sperimentazione, nessuno potrà obbligarci a fare quel vaccino perché la stessa Carta Costituzionale ci tutela.
Le dirò in più che insieme all’organizzazione mondiale della vita, Organización Mundial de la Vida e il Comitato Tecnico Scientifico indipendente italiano siamo stati interlocutori del parlamento argentino che aveva in itinere una legge sull’obbligatorietà dei vaccini. Dopo aver visualizzato la nostra documentazione e la nostra disponibilità all’approfondimento il parlamento argentino ha avuto la sensibilità di sospendere quella procedura legislativa. Stiamo agendo in uguale maniera nel Perù a contatto con il parlamento peruviano. Possiamo affermare che ci sono parlamenti nel mondo propensi al dovere degli approfondimenti.”
Autopsia postuma per accertarsi della causa della morte del deceduto
In merito agli errori diagnostici non lo diciamo solo noi poiché anche in Germania si è affermato l’errore terapeutico con conseguenze disastrose che hanno determinato morti che a loro volta si potevano evitare. In ogni caso si può richiedere un’autopsia postuma. Sul nostro sito vi è un modulo per i pazienti delle vittime in cui si fa riferimento agli errori diagnostici per potersi attivare nella richiesta delle autopsie. Tra l’altro coloro che vogliono attivarsi in tale circostanza possono rivolgersi a noi per l’assistenza legale e medica.
Silenzio stampa su OMS e Cina
Il killer si nasconde. È evidente che l’Oms viene additata per i suoi errori ed insieme alla Cina indicati come strumenti per creare questa grande pandemia, non effettivamente mai di fatto dichiarata, e determinando dei drammi immensi. In questo momento c’è un tentativo di far passare in secondo ordine due soggetti determinanti nel mondo per quelle che sono state in parte anche Stragi di Stato”.
NUOVO DPCM E RIDUZIONE ATTIVITÀ SUPERFLUE
È subdola questa cosa perché in un’economia non ci sono attività superflue. La nostra economia si regge sulle piccole e medie imprese.
Mettere in crisi questo sistema ne deriva mettere in crisi la nostra economia. Tale meccanismo sembra essere subdolo poiché mette gli uni contro gli altri. In questo momento hanno aperto un confronto sulle attività utili ed inutili e questa potrebbe essere una strategia per dividere il fronte delle proteste. Stanno creando uno scontro. Il popolo sovrano si deve riappropriare civilmente delle piazze. Ribadisco CIVILMENTE delle piazze. Non ci dev’essere distinzione. Rispetto a violazioni delle nostre libertà personali che sono comuni, bisogna comunque protestare tutti insieme e senza distinzione.
Il Governo promette no aumento imposta
In questa pandemia le maggiori risorse impegnate e gli sperperi fatti devono essere coperti. Se non ricorriamo alla tassazione, dobbiamo ricorrere all’indebitamento internazionale ed è quello che limita fortemente la nostra sovranità e la nostra autonomia. Susseguirà un’invasione della nostra economia. In una logica filocinese potrebbe essere quella di privare l’Italia d’infrastrutture importanti. È un’invasione della nostra economia che sarà legittimata di rivolgersi all’estero per poter coprire il deficit che noi abbiamo nei nostri bilanci. L’Italia in passato era una nazione forte perché il debito pubblico era coperto da un risparmio privato consistente ma oggi quel risparmio si è assottigliato e ci rende ulteriormente più vulnerabili”.
Si ringrazia il Dottor Angelo Giorgianni per l’intervista concessa in data 22 ottobre c.m.