Fantasia, le poesie di Eduardo in Musica: il nuovo album di Patrizia Cirulli

Il disco contiene un’introduzione a firma del musicologo e compositore Pasquale Scialò e alcune immagini dei dipinti di Beppe Stasi.

È disponibile in versione fisica e digitale “FANTASIA. LE POESIE DI EDUARDO IN MUSICA”, il nuovo album della cantautrice milanese PATRIZIA CIRULLI (https://bfan.link/fantasia-7).

Il 21 aprile la cantautrice sarà in concerto all’Auditorium Novecento di Napoli (Via Enrico De Marinis, 4 – inizio concerto ore 21.30 – ingresso €12) per presentare live i brani del suo ultimo album “FANTASIA. LE POESIE DI EDUARDO IN MUSICA.

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Patrizia Cirulli sarà accompagnata sul palco da Renato Caruso alle chitarre, Mattia Boschi al violoncello elettrico e Gaetano Cappitta alle percussioniLo stesso Renato Caruso aprirà la data proponendo due brani tratti dal suo ultimo disco “Grazie Turing.

L’album “Fantasia. Le poesie di Eduardo in musica” è una trasposizione in musica di dieci poesie di Eduardo De Filippo, un omaggio a una delle figure più significative della storia del nostro teatro. L’album, realizzato sotto la direzione musicale di Marcello Peghin e la consulenza artistica di Mimmo Paganelli e edito da Squilibri Editore,spazia tra generi diversi: dal folk alla canzone d’autore, fino a toccare le note della saudade portoghese.

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«Incontrando la poesia di Eduardo è successo qualcosa di magico e straordinario che mi ha portato subito a musicare altre sue nove poesie. Mi sono fortemente appassionata al suo mondo poetico – racconta Patrizia Cirulli – Luca De Filippo mi diede una prima autorizzazione alla pubblicazione e, successivamente, arrivarono anche le autorizzazioni degli altri eredi che ringrazio profondamente per avermi permesso di realizzare questo progetto. Musicare le poesie di Eduardo è stato come entrare in un mondo che non ho mai incontrato nella mia realtà, ma mi ha permesso di percepirlo come se lo avessi vissuto da vicino».

Il disco contiene un’introduzione a firma del musicologo e compositore Pasquale Scialò e alcune immagini dei dipinti di Beppe Stasi.

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«Il punto di forza di questo progetto è rappresentato dalla scelta timbrica di un organico da camera che mescola antico e contemporaneo con cordofoni, archi e percussioni – afferma Pasquale Scialò – Un ensemble formato da esperti solisti, con comuni affinità, capaci di mettere in musica e cantare gli sguardi, gli umori e i gesti di Eduardo».

Questa la tracklist dell’album: Si t’ ‘o ssapesse dicere”, “L’ammore ched’è?” con Dario Sansone dei FOJA, “Relogio cumpiacente (Fantasia)”, “Io vulesse truvà pace” con Fausta Vetere dei NCCP, “Penziere mieje”, “Quanno parlo cu te”, “‘E mmargarite”, “È notte”, “A…B…C…D…” e “E allora bevo…”

Patrizia Cirulli è una cantautrice, compositrice, autrice di Milano, dalla voce “insolita e straordinaria”- come l’ha definita Lucio Dalla. Per tre volte finalista al Premio Tenco e per tre volte vincitrice del Premio Lunezia, ha collaborato con vari artisti, fra cui Sergio Cammariere, Mario Venuti, Fausto Mesolella, Sergio Muniz, Vince Tempera, Pacifico.

Nel 2012 pubblica il disco “Qualcosa che vale”, rilettura in chiave acustica dell’album “E già” di Lucio Battisti, in cui suonano 14 fra i migliori chitarristi italiani come Fausto Mesolella, Luigi Schiavone, Paolo Bonfanti, Massimo Germini, Carlo Marrale.

Nel 2016 pubblica “Mille baci” (Egea Music) album finalista al Premio Tenco 2016, vincitore del Premio Stilnovo nell’ambito del Premio Lunezia 2016 e vincitore del Premio La musica della poesia nell’ambito del Premio Bianca D’Aponte 2016. In questo album Patrizia ha musicato e interpretato in forma canzone poesie di grandi autori (Quasimodo, Merini, d’Annunzio, Pessoa, Catullo, Garcia Lorca, De Filippo, Kahlo e altri). Due anni dopo pubblica “Sanremo d’Autore” (Egea Music), album finalista al Premio Tenco, in cui Patrizia ha reinterpretato alcuni brani che hanno partecipato al Festival di Sanremo. Nel 2020 ha pubblicato una sua personale versione acustica del brano di Achille Lauro “C’est la vie” e nel dicembre 2021 Patrizia ha scritto il suo primo libro di poesie dal titolo “Sola di fronte al mare” edito da Pluriversum Edizioni con prefazione di Alessandro Quasimodo.

Intervista

Ciao Patrizia e grazie per l’intervista che ci stai concedendo.

Ciao Roby, grazie a te.

Vorrei iniziare col porgerti una domanda che può sembrare banale ma che in realtà non lo è. Chi è Patrizia?

Un essere umano che sta percorrendo la sua strada, affrontando i vari colori dell’esistenza, che ama il mare, la musica, il silenzio, la contemplazione, i sorrisi, la gentilezza.

Patrizia quando e come è iniziata la tua passione per la musica?

Già all’età di tre/quattro anni ero molto attratta dalla musica, era il mio “gioco” preferito.
Mi sdraiavo per terra e rimanevo incollata alla cassa dello stereo, quasi a voler entrare in
quell’oggetto misterioso da cui uscivano suoni. Giocavo con le copertine dei dischi.
Poi nella prima adolescenza ho iniziato a prendere lezioni di chitarra e canto e da lì in poi è stato un percorso di costruzione, di ricerca, per trovare la mia dimensione musicale.

Hai collaborato con diversi artisti del panorama nazionale e internazionale. Che
esperienza è stata? E cosa ti hanno lasciato?

Nei miei dischi ho avuto il privilegio di essere accompagnata grandi musicisti, da grandi chitarristi come Fausto Mesolella, Luigi Schiavone, Massimo Germini (chitarrista di Vecchioni), Giorgio Cordini (chitarrista di Fabrizio De Andrè), Pacifico, Vince Tempera e molti altri.
Una grande testimonianza di stima, sono molto grata per queste condivisioni.
Ho realizzato anche vari duetti, con Sergio Cammariere, artista che amo molto, con cui ho
interpretato una canzone di Bruno Lauzi “Il tuo amore”, poi Mario Venuti, Sergio Muniz, Fausta Vetere della Nuova Compagnia di Canto Popolare, Dario Sansone dei Foja.
E’ sempre bello poter interagire e arricchirsi interiormente con lo scambio e la creatività che nasce dalle collaborazioni.

Lucio Dalla ha definito la tua voce insolita e straordinaria. Quale ricordo hai di Lucio Dalla e perché questa definizione?

Il ricordo di una persona grande, di grande umanità e anche umiltà, sorridente e gentile.
Ho una voce particolare, sono un contralto, il registro più grave nelle voci femminili e questo tipo di vocalità è abbastanza raro.
Normalmente le donne hanno voci più acute, la mia è dunque una voce insolita e quindi anche fuori dall’ordinario.

Il 21 aprile sarai in concerto all’Auditorium Novecento di Napoli per presentare live i brani del tuo nuovo album “FANTASIA. LE POESIE DI EDUARDO IN MUSICA”.
Come nasce questo progetto?

Nel 2016 ho pubblicato un album dal titolo “Mille baci” dove ho musicato in forma canzone poesie di grandi poeti come Quasimodo, Catullo, D’Annunzio, Garcia Lorca, Merini e altri in forma canzone. In quel disco c’era anche una poesia di Eduardo. Mi sono fortemente appassionata al mondo poetico di De Filippo e così ho subito musicato altre sue nove poesie che sono rimaste nel cassetto per qualche anno fino alla recente pubblicazione di questo album che vede la direzione musicale in studio di Marcello Peghin e la consulenza artistica di Mimmo Paganelli. Oltre a Marcello Peghin, hanno suonato nel disco musicisti straordinari, Maria Vicentini, Salvatore Maltana, Paolo Zuddas, Mauro Palmas, Salvatore Corazza.

Quali saranno i tuoi progetti futuri?

Per adesso far conoscere il più possibile questo lavoro su Eduardo a cui tengo molto. E’ un disco che non ha scadenza, lo porterò con me in ogni occasione live possibile.
Poi ho in mente anche l’idea di un prossimo disco ma è presto per parlarne.

Se dovessi rivolgerti ad un bambino o una bambina che ha un sogno, qualunque esso sia quale consiglio ti sentiresti di dare loro?

Di seguire le loro inclinazioni, di ascoltare la loro voce interiore e di non avere timore nel
manifestare la loro volontà.
Impegnarsi e studiare per realizzare i propri sogni. Talvolta quello che vogliamo fare può non coincidere con le aspettative che altri possono avere nei nostri confronti.
Ascoltare anche i consigli, ma alla fine seguire il proprio cuore.

Siamo arrivati al termine di questa intervista. Vuoi salutare e ringraziare qualcuno?

Un ringraziamento speciale a Marcello Peghin e a tutti i musicisti che hanno suonato nel disco. Grazie a Squilibri Editore che ha pubblicato questo mio ultimo lavoro, grazie a Fausta Vetere, Dario Sansone, Beppe Stasi, Pasquale Scialò e grazie a Mimmo Paganelli per la consulenza artistica.

Grazie mille e un grosso in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti futuri.

Grazie mille a te.