La ciliegia: il frutto dell’estate

Ciliegie

La  primavera volge ,ormai,quasi al termine per lasciare spazio all’estate  accompagnata da giornate soleggiate, mare, montagna  e tanta voglia di vacanze.

- Advertisement -

Ma l’estate è anche la stagione in cui, sulle nostre tavole non manca quasi mai un  bel cesto di frutta di ciliege.

Le ciliegie, sono il frutto della pianta del ciliegio, pianta originaria, probabilmente dell’Asia Minore e importata in Italia dal generale Lucullo.

- Advertisement -

Attualmente i frutti sono coltivati in, Asia, America, Australia, ed Europa.

Ma che proprietà possiedono questi frutti? Sono degli alimenti che presentano un elevato quantitativo di antocianine, pigmenti vegetali, che conferiscono  il caratteristico colore rosso, viola, o nero e dotate di attività antiossidante e antiinfiammatoria.

- Advertisement -

Diversi studi di laboratorio, infatti, effettuati sulle antocianine, compreso un altro studio condotto dal Western Human Nutrition Research Center di Davis, hanno evidenziato l’azione antiinfiammatoria  di questi pigmenti, azione che  potrebbe essere protettiva anche per il cuore.

La conferma che, il consumo di ciliege sia un valido aiuto per il cuore, arriva,  da altri studi condotti dai ricercatori dell’Università dell’Arizona e dai laboratori di Brunswik, in Germania.

Infine,  un’ altra ricerca pubblicata sull’ European Journal of Nutrition ed  eseguita da un gruppo di ricercatori della School of Life Sciences della Northumbria University of Newcastel, ha evidenziato che il succo di ciliegia sia in grado di aumentare i livelli circolanti, nel corpo umano, dell’ormone che regola il sonno : la melatonina.

Ma  in che modo  è possibile ottenere da questi frutti  i massimi benefici per la nostra salute?

E’ bene ricordare, che la ciliegia  deve essere consumata fresca in quanto con la cottura, alcune antocianine si perdono  nell’acqua.

Ovviamente, come tutti gli alimenti, non hanno solo benefici, in quanto  il consumarle in ingenti quantità  può dare effetti lassativi.

Infine, non tutti,  possono consumare questo alimento, in quanto alcuni soggetti  sono allergici ad una proteina specifica del frutto.