Matteo Dall’Osso, l’onorevole che lotta per il rispetto dei disabili

Garantire la stabilità economica ai disabili

“Essere persone disabili non significa essere malati”.

In questa frase è racchiuso quanto ha stabilito il Consiglio di Stato nella sentenza n. 03602 del 2015. Pertanto è necessario “recuperare lo svantaggio sociale della persona disabile. Essere disabile è una condizione. Uno status vivendi. Solo chi ha raggiunto un certo grado di disabilità può comprenderne la difficoltà della convivenza quotidiana con tale status.
L’Onorevole Matteo Dall’Osso ne sa qualcosa. “Avevo 19 anni quando mi venne diagnosticata la sclerosi multipla” afferma l’onorevole Matteo Dall’Osso. La sclerosi multipla è ad oggi una malattia poco conosciuta, nonostante vi sia una grande nonchè costante rete informativa grazie all’associazione AISM e a tutti i siti di medicina. Si tratta di una patologia cronico-degenerativa che interessa il sistema nervoso centrale. La stessa ha un decorso invalidante. La sua cronicità infatti compromette la funzionalità degli arti sino all’uso incondizionato della sedia a rotelle. Matteo Dall’Osso da tempo ha focalizzato una promessa con lo scopo ultimo che interessa

“il rispetto del disabile garantendogli una stabilità economica”.

Nonostante le difficoltà che la patologia di cui è affetto comporti, l’onorevole insiste e si fa bandiera dei disabili per rivendicare ogni diritto promesso ma non mantenuto dal partito di cui faceva parte, quale Movimento 5 Stelle. Matteo Dall’Osso, ingegnere di professione, era un fervente sostenitore e attivista del M5S e in sessione di bilancio in commissione alla Camera lo stesso con educazione e con rispetto aveva presentato delle proposte finalizzate all’aiuto economico e fisioterapico di un soggetto disabile, ponendo maggior attenzione ai disabili con percentuale invalidità 100%.

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Matteo Dall’Osso ritiene che “un disabile non può vivere con una pensione d’invalidità pari a €290”.

L’onorevole aveva espressamente chiesto un aumento pari ad euro 500,00 nonché un inclusione lavorativa del portatore di handicap “nel rispetto della legge 68/99”. Il 41enne Matteo Dall’Osso, dopo aver dato fiducia al M5S, certo di raggiungere un tale obiettivo, ha perpetuato ripetutamente nella richiesta sino a perdere le proprie forze. Purtroppo lo stesso ha trovato diversi traguardi raggiunti del M5S sin dal reddito di cittadinanza a qualsivoglia altra proposta,  meno le sue. Matteo Dall’Osso deluso commenta “NON POTEVO FAR FINTA DI NIENTE IN QUEL MOVIMENTO”. Ad oggi lo stesso è Onorevole per il partito di Forza Italia e al seguito ha sempre le sue richieste chiare più che mai. In un discorso molto impegnativo, vigoroso e con notevole sgomento

l’onorevole Matteo Dall’Osso ricorda “noi non abbiam scelto, noi non abbiam scelto di non lavorare e non posso credere che non si possa pensare a chi non può lavorare ..

Non ci posso credere veramente..faccio conto sulla mia parte empatica di chi ha sofferto per farvi notare tutte queste incongruenze..Non lasciatemi solo..Non lasciatemi solo!”. Il richiamo di Matteo Dall’Osso all’attenzione sul disabile pone l’accento sul problema ancora presente, forte. Matteo Dall’Osso è degno di plauso e di sostegno in virtù  della sua richiesta di aiuto. Come dice un suo slogan in quanto a sclerosi multipla “VINCIAMO NOI” e anche questa sensibilizzazione sarà un faro per coloro che leggeranno questo articolo. Grazie Matteo Dall’Osso per il tuo sostegno ai disabili.

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