Un’altra vicenda inquietante si aggiunge al caso del famoso avvelenamento di Alexei Navalny l’oppositore russo nemico numero uno di Putin. È morto all’improvviso il medico russo che curò l’attivista, si tratta di Maksimishin Sergey Valentinovich, 55enne.
Le cause del decesso ancora ignote
La notizia è stata annunciata dall’ospedale di Omsk, dove l’uomo lavorava, e riportata dalla Cnn “con rammarico, vi informiamo che il vice capo medico per l’anestesiologia e la rianimazione dell’ospedale di emergenza, assistente del dipartimento dell’Università statale di medicina di Omsk, dottore di ricerca in scienze mediche Maksimishin Sergey Valentinovich è improvvisamente morto“.
Non si conoscono ancora le cause del decesso, la struttura ha comunicato soltanto la notizia senza dire altro. Tutto questo accade a poche ore dalla sentenza del Tribunale distrettuale di Simonovsky duramente contestata che condanna Navalny a 2 anni e cinque mesi di reclusione. L’attivista, rientrato nelle scorse settimane in Russia, è stato immediatamente arrestato dalle autorità dopo le cure e i mesi di riabilitazione presso l’ospedale Charité di Berlino.
Navalny in carcere
La condanna di Navalny ha scatenato proteste e manifestazioni di piazza, in special modo nella Capitale, con una nuova ondata di arresti. Sono oltre 11mila i manifestanti fermati dalla polizia fino ad ora. Adesso l’oppositore russo si trova in carcere dopo un veloce processo e la condanna richiesta di 2 anni e mezzo per aver violato la libertà condizionale in seguito a una condanna nel 2014, in quel periodo Navalny era volato in Germania proprio in seguito all’avvelenamento ordinato dai servizi segreti russi.
Intanto nel paese ieri è arrivato l’alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell per incontrare il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov per cercare di trovare una accordo e chiedere la scarcerazione di Navalny e dei suoi sostenitori.