Le continue restrizioni da Covid, atte a garantire il contenimento del contagio, hanno scatenato l’avvio di molteplici rivolte dei commercianti che lamentano problemi economici non indifferenti per la salvaguardia della propria attività. Restrizioni talmente limitanti da indurre talvolta alla chiusura delle varie imprese. Ma gli esercenti che non si arrendono, lottano. Scendono in piazza, così si suol dire, e rivendicano i propri diritti di commerciante nella difesa delle attività. È risaputo, tuttavia, che le manifestazioni, negli ultimi tempi, sono piuttosto impegnative per le Forze dell’ordine e l’Onorevole Di Sarno si pronuncia nuovamente in difesa di ciascuna Forza dell’Ordine impegnata in prima linea in questo status di emergenza Covid.
Chi è l’Onorevole Di Sarno
In articoli precedenti l’abbiamo presentato così. Spirito e origini campane coincidono con la sua coscienza politica. Il 2018 viene eletto deputato del Movimento 5 Stelle . Da allora è membro della II Commissione per la giustizia nonché segretario della Giunta parlamentare per le autorizzazioni a procedere. In quest’articolo segue una recente intervista all’Onorevole in cui si conoscerà il suo impegno per la tutela delle Forze dell’Ordine.
Quali misure di sicurezza adotterà per la gestione di queste improvvise proteste?
R – “Con il Decreto Ristori abbiamo spinto a stanziare 68 milioni di euro esclusivamente a favore delle Forze dell’Ordine per innalzare il livello di sicurezza sui territori, ma soprattutto per lo svolgimento di ruoli delicati sia di controllo territoriale, sia per il controllo del rispetto delle misure antiCovid. In particolare si è richiamato alla disponibilità di questo tipo di lavoro, dal controllo territoriale alla sicurezza territoriale nonché controllo del rispetto misure antiCovid, un numero di 70.000 unità di cui 16000 della Polizia di Stato, 35000 tra i Carabinieri, 7000 nella Guardia di Finanza e 12000 unità della Polizia Locale. Tali unità percepiranno anche un’indennità aggiuntiva commisurata al grado di rischio che richiederà il loro impegno territoriale. Dunque un compenso adeguato al rischio e all’impegno dell’attività eseguita“.
In questo clima di disordine come verranno tutelate le Forze dell’Ordine ?
R – “Per quanto concerne le Forze dell’Ordine, proprio qualche mese fa, durante una audizione in commissione affari costituzionali è stato rilevato e aggiornato, dopo una nostra sollecitazione, la dotazione di strumenti di sicurezza da garantire alle forze dell’ordine in virtù del rischio dinnanzi a manifestazioni di piazza. Tali proteste volute dagli esercenti nella maggior parte dei casi presentano infiltrazioni di frange violente che approfittano della legittima protesta degli esercenti per creare azioni violente nelle città interessate e ovviamente per scagliarsi contro l’incolumità dei nostri agenti di polizia. È stato ad ogni modo programmato un accostamento ed un aggiornamento dell’equipaggiamento a tutela della sicurezza dei nostri agenti“
Come verrà preservata la sicurezza delle forze dell’ordine dinnanzi alle azioni violente dei ribelli durante le manifestazioni?
R – “La sicurezza delle Forze dell’Ordine risiede nella dotazione di strumenti e ovviamente nell’adeguare un’efficace strategia di contenimento per evitare uno scontro con i manifestanti ma allo stesso tempo per mantenere l’ordine e per schivare il rischio di una seria incolumità fisica di ciascun agente“.
Cosa è stato deciso durante il Consiglio Supremo di Difesa che si è tenuto ieri convocato dal Presidente Mattarella?
R – “Preciso che il Consiglio Supremo di Difesa tenutosi martedì 27 ottobre è il primo Consiglio di Difesa convocato dal Presidente della Repubblica Mattarella nel GOVERNO CONTE 2. Premetto altresì che il Consiglio di Difesa non è stato convocato per i pericoli di controllo a seguito di sommosse e manifestazioni causa restrizioni da Covid, bensì si trattava di una convocazione programmata da tempo con data 27 ottobre in virtù del Consiglio di Difesa. Tra l’altro durante il Consiglio Supremo di Difesa non è stato affrontato il discorso delle sommosse, né convocato per discutere delle manifestazioni contro le restrizioni poiché tutto sommato la situazione è monitorata e tenuta sotto controllo dalle Forze dell’Ordine e non vi è un allarme tale“.
In quanto agli argomenti trattati durante il Consiglio Supremo di Difesa, in primis si è discusso in merito alla minaccia del terrorismo transnazionale e nell’ambito più internazionale è stato affrontato il tema dell’emergenza sanitaria per quanto concerne la produzione della crisi globale e di conseguenza la crisi socioeconomica che rischia di aumentare i conflitti nelle aree di tutto il mondo. Ovviamente nel Consiglio Supremo di Difesa è emersa ancora di più l’esigenza di spingere sul rilancio del multilateralismo, della solidarietà e della cooperazione in tutti i campi. Ovviamente, in quanto a discussione della minaccia terroristica, il focus si è concretizzato sulla Libia, le tensioni in Iraq e in Afghanistan, il ruolo della Nato e dell’Unione Europea per la sicurezza nazionale“.
Quali aggiornamenti interessano la Polizia Penitenziaria?
R – “Quando si parla in generale di sicurezza sul territorio, un ruolo importantissimo e tra i più difficili è l’azione quotidiana svolta dalla Polizia Penitenziaria nelle carceri. Infatti un capitolo a parte sarà dedicato a questo corpo nella prossima legge di bilancio dove sarà prevista l’assunzione di 1935 unità del Corpo di polizia penitenziaria, così ripartite: n. 1497 allievi agenti, di cui n. 1123 uomini e 374 donne; n. 314 allievi vice ispettori, di cui n. 236 uomini e 78 donne; n. 124 commissari della carriera dei funzionari. Dunque ci sarà un incremento della dotazione organica del Corpo di Polizia Penitenziaria: viene aumentata a 43.880 unità, per far fronte al previsto incremento dei posti detentivi (grazie alla realizzazione di nuove strutture) e garantire il buon funzionamento del sistema penitenziario in ambito sia intra che extra-murario“.
Si ringrazia l’Onorevole Di Sarno per l’intervista concessa.