Nella vita quotidiana spesso gli individui tendono a dare più peso soprattutto a quello che si dice piuttosto che ai gesti; è opportuno nelle interazioni quotidiane fare attenzione alla mimica facciale per analizzare il suo segnale non verbale.
Ad esempio possiamo sorridere per nascondere uno stato d’imbarazzo o perché vogliamo far credere a chi ci sta di fronte che troviamo gradevole o divertente il suo discorso.
Per prendere confidenza con la lettura e l’interpretazione dei segnali del corpo conviene fare attenzione anche al proprio comportamento non verbale, questo perché nonostante siamo inconsapevoli di generare dei messaggi con il corpo, ci conosciamo! Conosciamo i nostri atteggiamenti, le nostre opinioni e non riusciamo a capire quelli degli altri.
Comprendere il significato di comportamenti non verbali dell’altro ci procura un grosso vantaggio nelle interazioni.
I segnali non verbali come per esempio quelli legati all’ansia o alla paura sono comunemente caratterizzati da comportamenti come il raschiarsi la gola o dare un colpo di tosse, la deglutizione, sbadigliare, prendere un rapido respiro a bocca aperta o inspirare in modo rumoroso, sospirare, sorriso nervoso e riso, scostare la collana…
Studi recenti effettuati da Nancy Puccinellli e Linda Tickle-Degnen affermano che far intendere agli altri che si è stati in grado di afferrare sentimenti nascosti può essere non sempre opportuno.
Ciò che vogliono sottolineare gli autori è metterci in guardia nel farlo senza essere scoperti per evitare che l’interazione divenga oggetto di disagio e diventi imbarazzante.
Vi è mai capitato di osservare un gesto senza capire perché l’ha prodotto?
Bene ora sapete che potrete analizzarlo!
Non necessita alcun titolo per comprenderlo ma una buona lettura del sito www.linguaggiodelcorpo.it e un’ottima attenzione.