Perdono, la storia di un sogno del giovane Gabriele

Perdono, è un viaggio in solitudine e a fare da narrazione al brano, il video ci mostra grandi spazi e una natura maestosa dove non c’è altri che Gabriele, a sottolineare una solitudine cercata e voluta per ritrovarsi.

Venerdì 1 luglio 2022 è uscito su tutte le piattaforme digitali e in radio il nuovo singolo di Gabriele, Perdono, cover della versione francese di Tiziano Ferro per l’etichetta AG Group e distribuito dal colosso Universal Music France. La versione elaborata da Team Creativ per Gabriele riflette il buon gusto che lo contraddistingue, in una versione contemporanea e personale, che apre la strada ad un importante percorso artistico con tante novità, inediti ed un nuovo spettacolo live, dove porterà in scena tutta la sua arte e finalmente anche in Italia. Perdono, è un viaggio in solitudine e a fare da narrazione al brano, il video ci mostra grandi spazi e una natura maestosa dove non c’è altri che Gabriele, a sottolineare una solitudine cercata e voluta per ritrovarsi.

Il video cinematografico e curato nei minimi dettagli, con colori, immagini e riprese mozzafiato ci fa davvero viaggiare sulle note di un brano che ritrova una nuova veste senza tradire l’originale. Immagini ad ampio respiro a sottolineare l’internazionalità di un artista che sa bene cosa significhi lavorare duramente per raggiungere i propri obiettivi. Gabriele è partito in cerca di una strada nel mondo per realizzare i propri sogni trasformandoli in un progetto di vita ed artistico, coniugando la tradizione del bel canto italiano con il gusto raffinato francese ed un “allure” tutto suo.

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Gabriele dopo il successo di una Vita in più traccia un nuovo sentiero artistico, quello che
idealmente lo conduce verso “casa” decidendo finalmente, di camminare da solo indagando il proprio io, con determinazione e la passione che lo contraddistingue.

Lo abbiamo incontrato e ha risposto ad alcune nostre domande.

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Ciao Gabriele, piacere di conoscerti e grazie per l’intervista che ci stai concedendo.

Ciao Roby, piacere mio e grazie.

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Vorrei iniziare col porgerti una domanda che può sembrare banale ma che in realtà non lo è. Chi è Gabriele?

Gabriele è un ragazzo, oggi uomo ormai, che è sempre stato animato dalla passione per la musica. Sono cresciuto in una famiglia di musicisti e quindi la musica in un certo modo ha sempre fatto parte della mia vita. Ho studiato tanto, Sono cresciuto, ho lavorato, studiato, cercato, scavato dentro di me. Ho fatto tanta formazione, ho fatto un percorso importante che mi ha portato oggi ad essere quello che sono. Il mio carattere mi ha sempre portato a viaggiare, a scoprire sempre cose nuove e imparando a cogliere da ogni nuova esperienza il buono che poteva offrirmi. 

Gabriele tu sei nato a Palermo e la tua se vogliamo è la storia di tanti ragazzi che decidono di lasciare la propria terra per inseguire i propri sogni. E quei sogni ti hanno portato a Parigi. Come mai la Francia e come è stato lasciare la tua amata terra?

La Francia è capitata per caso, perché inizialmente ho lavorato qui come animatore al parco Disneyland Paris d’estate e poi d’inverno comunque stavo qui. Penso di essere cresciuto molto in questo paese che mi ha accolto veramente bene e allo stesso tempo non dimentico comunque le mie origini siciliane. Oggi Parigi è la mia casa però a Partinico vive la mia famiglia e quindi in un certo modo questo mi lega sempre all’Italia.

Nel 2009 sei stato assunto come istruttore di Salsa e Bachata nella più grande scuola di ballo parigina. Come hai unito la passione del ballo a quella del canto?

In realtà ho sempre portato avanti le due cose contemporaneamente. Quando facevo l’animatore nei villaggi turistici mi sono trovato spesso a ballare ed è stata una cosa che mi ha appassionato moltissimo. Non mi viene quindi difficile fare entrambe le cose.

Il 1° luglio 2022 in un crossover ideale tra Parigi e Milano, hai pubblicato con l’etichetta AG Group distribuito dal gigante Universal Music France, la cover di Perdono di Tiziano Ferro in italiano e francese. Come nasce questa tua scelta?

L’idea di Perdono nasce dal voler interpretare un brano che mi riportasse alla mia adolescenza. La mia infanzia l’ho trascorsa con le sue canzoni. Fino ad ora ho cantato canzoni che mi sono state scritte e quindi ora volvevo invece cantare un brano che mi facesse stare bene e che significasse qualcosa di importante per me. Quando ho trovato questa versione italo-francese, era perfetta per questo obiettivo. Un brano che, in un certo modo, coniuga la mia adolescenza vissuta in Italia e l’età adulta con la scelta di vivere a Parigi. Perdono è un giro di boa, verso un nuovo Gabriele più maturo e conscio di ciò che ha fatto di bello e importante. Perdono è un brano che coniuga la mia adolescenza vissuta in Italia e l’età adulta con la scelta di vivere a Parigi.

Perdono è un viaggio in solitudine. Oggi la solitudine è tanta, pensiamo ai tanti anziani rimasti soli o anche noi stessi nel corso della vita ci sentiamo soli. A chi chiedi perdono?

Vero, la solitudine oggi è tanta. C’è poi da dire che molti la solitudine la cercano e chi invece la vive purtroppo come condizione necessaria. Chiedo perdono al Gabriele che ero, quel Gabriele che aveva un po’ timore di lanciarsi perché la mia voglia di essere perfetto e “pronto” artisticamente, ha fatto sì che rimandassi il momento di lanciarmi con coraggio in quello che sentivo essere il mio destino. Quando ho deciso di fare i primi passi l’ho fatto nascondendomi dietro le canzoni di qualcun’altro per non assumermi il rischio di mostrare quello che avevo dentro, per paura che non fosse all’altezza delle aspettative altrui. Perdono è un giro di boa, verso un nuovo Gabriele che si perdona di non essersi lanciato avanti prima, di essersi messo da parte e non essersi ascoltato. Sono cresciuto, ho lavorato, studiato, cercato, scavato dentro di me. Ho fatto tanta formazione, ho fatto un percorso importante. Oggi dico, scusatemi, ma ci sono anch’io. Questo è quello che mi piace; è il mio modo di guardare al mondo. E’ il mio essere artista e uomo.

Gabriele quali saranno i tuoi progetti futuri?

Tra settembre/ottobre con delle canzoni in due versioni, una in italiano con qualche parola in francese, e una francese con qualche parola italiana.

Se dovessi rivolgerti ad un bambino o una bambina che ha un sogno, qualunque esso sia, quale consiglio ti sentiresti di dare loro?

Passare da sogno a progetto, a concretezza. Un progetto ha bisogno di studio, di costanza e determinazione. Il sogno è poi la realizzazione massima di questo progetto. Ecco questo è il consiglio che mi sentirei di dare.

Vuoi salutare e ringraziare qualcuno?

Voglio salutare e ringraziare tutti coloro che mi sostengono, i miei fan e tutti coloro che mi conoscono.

Grazie mille e un grosso in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti futuri.

Grazie a te.

Il link del video: