Originario di Bassano, Pier si è fatto strada nel mondo della moda dopo anni di lavoro nel sociale come soccorritore del 118.
Giovanissimo, faccia pulita con un’espressione da simpatica canaglia, Pier è il classico ragazzo della porta accanto. Simpatico, solare, sorridente e sempre gentile con tutti. Ha un cuore enorme e si batte contro la discriminazione delle minoranze. Si racconta in esclusiva per i lettori di Quotidianpost.
Ciao Pier, perchè non ci parli un pò di te?
Che dire? Essere già a 23 anni ospite per una finale di Miss mondo è qualcosa di speciale, è una piccola soddisfazione dopo tutte le lotte che ho dovuto affrontare nella vita! Vi starete domandando: che cosa può essere successo di così difficile nella mia vita?
Ve lo dico tranquillamente, io sono stato adottato ben 5 volte. Sono stato sbattuto da una parte all’altra senza una famiglia, senza avere amore, senza nessuno.
Questo fino all’età di 7 anni, dove ho incontrato la mia famiglia quella che mi ha cresciuto da zero, mi ha finalmente voluto bene ed amato come un figlio proprio.
Per me loro sono i miei veri genitori perché sono gli unici ad avermi amato veramente.
Ci sono stati tanti periodi bui, dove ho dovuto tirarmi su le maniche e combattere. Ho iniziato a capire il mio carattere e tutte le emozioni che provavo.
Negli anni, con l’aiuto dei miei, sono diventato un ragazzo normale come tutti gli altri. Con un caratterino molto particolare..(ride divertito, Ndr)
Sono una persona molto schietta, amo dire in faccia le cose a chi ho davanti, senza nessun problema. Nello stesso momento porto rispetto della persona perché comunque sotto sotto un po’ di timidezza c’è, ma viene mascherata dal mio modo di essere. Allegro e scherzoso con tutti, anche nei momenti più difficili. Amo chiacchierare a prescindere se la persona la conosca o meno, “mi piace studiare chi ho davanti”.
Molti mi hanno chiesto come mai abbia scelto la scuola di OSS…
La mia risposta è sempre la stessa: ho sempre amato aiutare le persone in difficoltà e più deboli. “Come d’altronde lo sono stato pure io”…quindi so che comunque una parola in più o un sorriso può sempre essere una cosa speciale per la persona che si ha di fronte. Molti diranno che sono cavolate, invece no, perché un semplice gesto può fare la differenza!
Com’è iniziata la tua carriera da modello?
Tutto è iniziato con delle foto davanti allo specchio, nudo, a livello amatoriale per poi postarle su Facebook. Da lì pian piano i like aumentavano come nulla fosse. Arrivavano centinaia di richieste d’amicizia al giorno. Ho iniziato a capire che comunque alla gente piacevano sia le foto, per lo stile che avevano, sia il mio corpo perfetto, quindi ho continuato.
Anche se iniziavano ad arrivare i primi commenti negativi. Nonostante questo continuavo imperterrito. In breve tempo ho raggiunto la soglia dei 5000 amici e così ho dovuto aprire la pagina.
I primi fotografi della zona hanno iniziato a chiamarmi colpiti dal mio corpo, per continuare a fare le foto di nudo da amatoriale a professionale in veri studi.
Nel frattempo i giornalisti della zona hanno iniziato ad intervistarmi per il successo che avevo avuto su Facebook e così uscirono i primi articoli su di me.
Pian piano la notorietà è crescita e sono stato chiamato da una agenzia di moda di Milano, la“My Agency”, la quale mi ha fatto fare delle selezioni per vedere se ero adatto o meno.
Ed ecco mi hanno detto di SI.
La svolta…
Uscirono tanti altri articoli su di me, arrivarono sino in Salento, dove due ragazzi giovani mi adocchiarono e chiamarono per chiedermi se volevo fare il testimone per “kkerly”. Una bevanda unica al mondo al gusto di melograno e lime.
Davanti alle sfide non mi tiro indietro, così ho accettato e fatto un po’ di foto per i social dove promuovevo questo nuovo brand in uscita.
Mi è stato proposto di fare uno spot pubblicitario negli studi televisivi di Mediaset. E’ stato trasmesso su tutte le reti, sia pubbliche che a pagamento. Con questi ragazzi ho instaurato un rapporto stupendo, come se fossimo fratelli.
Ho iniziato a conoscere molta gente importante, come Alessandro Cecchi Paone, il quale mi ha fatto scoprire il mondo milanese portandomi a molte feste vip. La più importante fu il compleanno della rivista MIO presso l’Hollywood, dove ho fatto molte conoscenze. Ho conosciuto l’attrice Debora Cattoni e Sara Tommasi. Siamo rimasti in contatto e instaurato un bel rapporto di amicizia.
Nel tempo libero pratico vari sport. Sono atleta agonista di Judo a livello regionale con grossi risultati nelle gare. Mi piace viaggiare e visitare posti nuovi.
Cosa pensi sia necessario per diventare un modello di successo?
Basta credere di più in sè stessi e rientrare nelle misure ed altezze necessarie. Oppure devi essere proprio la persona che spacca ed esce dalle linee.
Come descriveresti il tuo stile personale?
Mi piace essere molto aggressivo e farmi notare con outfit sempre diversi.
Hai qualche icona della moda o dello spettacolo alla quale ti ispiri?
Onestamente io non mi ispiro a nessuno seguo semplicemente quello che mi ispira al momento.
Vivi in prima persona il mondo della moda…faresti qualche cambiamento per migliorarlo?
Non si può…la moda è un concetto stupido perchè si tenta di dare oggettività ad un concetto puramente soggettivo: la bellezza.
Secondo te qual’è il punto di forza della moda italiana?
Lo stile di Gucci e Philipp Plane. Un pò mi piace anche Rick Owens.
So che sei impegnato nel sociale, ti batti contro la discriminazione delle minoranze. Cosa pensi si potrebbe fare al riguardo?
Sono stato alla Mostra del Cinema di Venezia 2017 sul red carpet con un tacco 18 a spillo per poter portare l’attenzione delle persone su un tema molto delicato, la discriminazione delle minoranze. Essendo esponente a livello internazionale della Comunità LGBT.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sarò al red carpet sia di Cannes che Venezia di quest’anno.
Hai dei consigli per chi vuole intraprendere la tua strada?
Non fatevi mai influenzare dagli altri, seguite sempre il vostro cuore. Non date il vostro corpo per andare oltre. Siate sempre voi stessi, rispettatevi e rispettate il vostro corpo.
Noi di Quotidianpost ringraziamo Pier e gli auguriamo una vita colma d’amore e successo.