Sangiovannese Calcio a 5: intervista a Gina Nicastro

Comincia la nostra rubrica per dare voce alle protagoniste del calcio a 5 femminile della Sangiovannese, che hanno raggiunto la promozione in A2.

Sangiovannese Calcio a 5: intervista a Gina Nicastro

In Italia il calcio femminile è da sempre, purtroppo, colmo di stereotipi. Il calcio è da sempre visto come uno sport per soli uomini ma la realtà è ben diversa. La Calabria è solitamente messa in risalto da storie di cronaca. Ma nel cuore di questa terra bagnata dallo Jonio, nasce una delle favole più belle del mondo del calcio. La favola di un presidente, di uno staff e di un gruppo di ragazze che con umiltà e dedizione hanno scritto una bellissima pagina di calcio. E’ l’A.S.D Sangiovannese Calcio a 5.

Ho deciso di incontrare le protagoniste e dar loro voce, per travalicare una volta e per sempre, gli assurdi stereotipi sul bellissimo gioco del calcio. La protagonista di oggi è Gina Nicastro.

Sangiovannese Calcio a 5: intervista a Gina Nicastro.

- Advertisement -

“Grazie Gina per l’intervista che ci stai concedendo”.

“Grazie a te”.

- Advertisement -

“Prima di parlare di calcio, vorrei farvi qualche domanda un po’ sulla vostra vita fuori dal terreno di gioco. Quale è secondo te un tuo pregio ed un tuo difetto?”

“Credo che di difetti ne ho tantissimi, uno in particolare è l’impulsività, purtroppo è uno dei difetti che non sono mai riuscita a migliorare. Pregi? Ehm, diciamo che non sono molto brava a descrivermi preferisco che siano gli altri a farlo, ma se proprio devo dire un pregio è quello di far star bene le persone, cercare in tutti i modi di capirle, diciamo che non mi piace vedere le persone tristi ecco!”.

“Quali ricordi hai di quando eri bambina?”

“Ne ho pochissimi, ma tutto ciò che ricordo sono bellissimi ricordi, specialmente quelli che ho su i miei due nonni che ad oggi non ci sono più. Quei ricordi li custodirò sempre dentro di me”.

“Vita sentimentale e calcio. Quale è secondo l’ingrediente giusto per coltivarli insieme?”

“Diciamo che se trovi una persona che ha la tua stessa passione diventa tutto più facile, quando invece non lo è bisogna trovare un punto d’incontro anche perché quando si vuole, una soluzione c’è sempre. Prima l’amore, poi il calcio, ma se possono stare tutti e due al primo posto è meglio”.

“Parliamo ora di calcio. Partiamo con una domanda, che forse, ti hanno già fatto in tanti. A quale età hai cominciato a dare i primi calci al pallone?”

“Da piccola, fuori casa, diciamo che i primi calci hanno portato un po’ di rovine (ride). Avevo circa sei anni quando ho iniziato”.

“In quale squadra hai mosso i primi passi nel mondo del calcio?”

“La squadra con la quale sono ancora oggi, la Sangiovannese”.

“Perché la scelta è caduta sul calcio a 5?”

“Perché è attualmente l’unica squadra femminile nel nostro paese è stata quella del calcio a 5. All’inizio sinceramente non mi piaceva tanto, ma ora lo trovo meraviglioso”.

“In quale ruolo giochi?”

“Nel calcio a 5 nessuno ha dei ruoli ben definitivi , ma se devo dirne uno, dove mi piace giocare dico difensore centrale”.

“Il calcio cosa ti ha dato a livello personale fino ad ora?”

“Mi rende felice, è uno scaccia pensieri”.

“Quali insegnamenti ti ha dato il calcio che ti servono nella vita?”

“A lottare. Lottare su ogni pallone anche quando sembra perso e cercare di raggiungerlo”.

“Quali sacrifici hai fatto per arrivare a essere quella che sei oggi?”

“Non tanti, ma per quei pochi che ho fatto devo dire che ne è valsa la pena”.

“Chi era il calciatore o la calciatrice a cui ti sei ispirata da ragazzina?”

“Essendo una tifosa della Juventus sin da piccola , seguivo spesso giocatori come Nedved, Del Piero, Camoranesi, diciamo che mi hanno ispirato moltissimo”.

“Hai mai avuto delle insicurezze o c’è mai stato un momento particolarmente difficile nella tua vita sportiva?”

“Beh si, essendo una ragazza molto insicura ho sempre avuto paura di sbagliare, e tutt’ora ho paura di sbagliare, ma ogni volta che tocco palla capisco che devo sconfiggere la paura, altrimenti è come se perdessi in opportunità , ed io di opportunità non ne voglio perdere più”.

“Hai un sogno nel cassetto o un trofeo che vorresti provare a vincere?”

“Si, ma per scaramanzia non lo dico”.

“Oggi giochi con la Sangiovannese. Quale è il tuo rapporto con le compagne, lo staff tecnico e i tifosi?”

“Il rapporto con le compagne è ottimo , abbiamo un’ ottima empatia fra di noi. Scherziamo quando è ora di scherzare e ci impegniamo quando è ora di farlo. Lo staff tecnico è meraviglioso, così come il nostro Presidente che è sempre disponibile”.

“Quale è secondo te la gara che più ti ha appassionato e che ricordi volentieri?”

“La mia prima partita, emozioni fortissime”.

“Nuova stagione, nuovo campionato e nuove sfide. Finalmente arriva il momento di questa serie A2 inseguita con grande determinazione nell’ultima stagione. Con quale carica vi state preparando tu e le tue compagne per questa avventura?”

“Siamo molto motivate per questa nuova avventura, diciamo che questa nuova esperienza inaspettata ci sta dando una carica e una voglia incredibile da non vedere l’ora che inizia questo nuovo campionato”.

“Che consigli daresti per le giovani emergenti che si affacciano nel mondo del futsal femminile? E cosa faresti per ampliare questo bellissimo sport in modo da ottenere la visibilità che merita?”

“Di dare sempre il massimo, di credere in loro stesse e di non lasciarsi sprofondare dai pregiudizi che le persone diranno. Non c’è cosa più bella di essere se stessi, ed io a 24 anni ora lo sono e sono felice”.

“Vuoi salutare e ringraziare qualcuno?”

“Ringrazio il mio presidente, le mie compagne di squadra , il nostro fotografo Giombattista Bonasso e tutta la società Sangiovannese”.

“Complimenti per i tuoi successi sportivi e grazie per l’intervista e buona fortuna per la prossima stagione”.

“Grazie mille”.