Silvia Romano liberata, in Italia per le 14. E’ stato pagato un riscatto?

Secondo fonti internazionali Silvia Romano sarebbe stata liberata dietro il pagamento di un riscatto

Secondo le ultime informazioni sembra che dietro la liberazione di Silvia Romano la giovane cooperante italiana ci sia il pagamento di un riscatto. Secondo l’Intelligence la consegna dell’ostaggio è avvenuta venerdì 9 maggio in un’area a 30 chilometri da Mogadiscio. Sembra che la trattativa sia andata avanti per mesi con il gruppo Jihadista di Al Shabaad.

Il blitz dell’Intelligence sarebbe stato condotto con la collaborazione dei servizi turchi e somali. In Somalia, Ankara gestisce una grande base militare dove soldati turchi addestrano militari locali. Nell’ultimo periodo Silvia è stata detenuta in un grande centro abitato della Somalia, 1.300 chilometri più lontano da dove era stata rapita.

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Adesso si trova in sicurezza nel compound delle forze internazionali a Mogadiscio: blindata, non è entrata in contatto con nessuna delle persone presenti nel campo. Un riscatto, quindi, dovrebbe essere stato pagato, come sostenuto dalla maggior parte della stampa nazionale, ma le cifre non sono ancora note. Molte persone si sono indignate dopo l’annuncio. Molti di loro alla notizia del rilascio di Silvia Romano hanno deciso di andare controcorrente, lamentando la “generosità” dello Stato italiano nei confronti dei sequestratori. Hanno chiesto indignati quanto era stato il prezzo del riscatto.

Zona ad alto rischio contro gli stranieri

La 25enne italiana era stata rapita in Kenya il 18 novembre del 2018 dove lavorava nella onlus Milele. La giovane era alla sua seconda missione in Africa e ad agosto scriveva sul suo profilo Facebook: “Si sopravvive di ciò che si riceve ma si vive di ciò che si dona”, allegando una foto con alcuni bimbi kenyani“. Ella era già stata nella contea di Kilifi, vicino a Malindi, sulla costa del Kenya ed era appena ripartita. Una zona in cui già in passato ci sono stati attacchi contro stranieri e per la quale era partita volontaria con la piccola onlus di Fano, nelle Marche, per dare assistenza ai piccoli orfani.

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura