Sesso a Montecitorio: le nuove rivelazioni

Due onorevoli “Travolti da un insolito destino” nei bagni di Montecitorio: le ultime rivelazioni sullo scandalo e il commento di Vittorio Sgarbi.

Sembrava ormai destinato all’oblio il gossip dei due deputati scoperti ai primi di dicembre in un bagno di Montecitorio a far sesso, quando ieri il direttore del quotidiano “Il Tempo” Franco Bechis il primo a parlarne, intervistato dalla trasmissione radiofonica di Rai Radio1 “Un Giorno da Pecora”, ha svelato nuovi particolari sulla vicenda e sull’identità dei due onorevoli.

La pietra dello scandalo

Era stato lo stesso Bechis sul suo giornale in un articolo a firma Fosca Bincher (suo pseudonimo), a dare la notizia dei due onorevoli (un uomo e una donna) scoperti a far sesso in un bagno di Montecitorio parlandone come di: “Due bei ragazzi entrambi, mori, alti. Travolti da una insolita passione, tanto da non potere tergiversare rifugiandosi in un bagno del quarto piano dove il rischio è altissimo, perché c’ è il continuo viavai delle commissioni…” per poi aggiungere, “ne conosciamo i nomi; ma non li facciamo perché la privacy è un diritto. Tanto più che in questo caso non si parla di politica”. A rendere il tutto più scabroso anche la voce diffusasi in un secondo momento, che i due parlamentari sarebbero stati filmati di nascosto con un cellulare da un altro deputato. Com’era da aspettarsi è subito partito il toto-nomi sui due onorevoli coinvolti, anche se molti affermano che fra le aule della Camera è già il segreto di Pulcinella, mentre non è un mistero l’appartenenza politica dei due, rispettivamente: Lega e Movimento 5S. Partiti politici in grande imbarazzo come testimonia un sms mandato dal capogruppo pentastellato Francesco D’Uva ai propri deputati, sms in cui si vieterebbe in modo categorico a chiunque di parlare con i giornalisti della vicenda. Così come Emilio Carelli, che interpellato ha risposto in modo vago: “Sono sempre l’ultimo ad accorgermi di queste cose. Sto ore in commissione a lavorare e non vedo e non sento nulla anche se avviene a pochi metri da me”. Più disponibili a parlarne i leghisti, infatti a detta di un anonimo deputato della Lega l’onorevole scoperto in fallo, sarebbe diventato alquanto schivo da quando l’episodio è sulla bocca di tutti: “In effetti ho notato che l’indiziato da giorni è nervoso, intrattabile. Non si ferma alle riunioni, parla sempre freneticamente al telefonino con qualcuno e preferisce stare solo come prima non accadeva”. Mentre un altro onorevole sempre del Carroccio alle indiscrezioni dei giornalisti ha risposto: “Sono venuti in tanti a chiedermi: sei tu? E qualche problema questi sospetti me lo stanno creando perché ho una fidanzata nel collegio dove sono stato eletto. Non nego che da quando sono qui qualche occasione è capitata e può essere che non mi sia tirato indietro. Però, un po’ di sale in zucca ce l’ho: mica qui dentro è capitato, fuori”. Gongolano invece i parlamentari del Partito Democratico che soddisfatti rispondono ai curiosi in modo ironico: “Chiedete ad Alessia Morani, lei sa ogni particolare”.

- Advertisement -

I nuovi particolari

Questi i “rumors” già a tutti noti sullo scandalo di Montecitorio, ma ieri il direttore Franco Bechis ha gettato altra legna sul fuoco: “Lui è della Lega e lei dei 5S, sono stati così travolti da questa passione che non hanno controllato che il bagno fosse sgombro e in quel momento nel bagno c’era un loro collega, un uomo della loro parte politica. Lui uscendo dalla toilette ha visto tutta la scena” aggiungendo anche, “I due deputati sono stati sorpresi a fare sesso nell’antibagno, sul lavandino, diciamo che non si sono trattenuti”. Mentre in merito al video ha replicato: “Ne ho sentito parlare ma io non l’ho visto”. Sull’identità dei due invece, ha tenuto a farci sapere: “A me hanno detto che uno dei due ha famiglia, è molto preoccupato anche perché avrebbe un figlio non troppo grande”. Infine, alla domanda se avesse avuto modo di parlare direttamente con i due parlamentari coinvolti, ha risposto “Ho parlato con entrambi. L’uomo aveva un certo timore e tremore, ha negato, svicolando di essere lui, ma arrossendo e con un visibile imbarazzo”.

Il commento di Vittorio Sgarbi

“Sull’affair” non poteva mancare il commento, in virtù della sua fama di grande seduttore, dell’onorevole Vittorio Sgarbi, per il quale non vi sarebbe stato nulla di particolarmente scandaloso e che anzi il luogo si presterebbe a incontri fugaci e scappatelle. A conferma di questa sua teoria ai microfoni della trasmissione radiofonica la “La Zanzara” di Radio24, ha confessato di aver fatto sesso nelle stanze Montecitorio più di 300 volte, offrendo anche a chiunque in futuro volesse far sesso alla Camera, degli utili consigli sui posti migliori dove potersi appartare senza essere scoperti: “In generale il Parlamento è antierotico però quando uno ha qualche ruolo può avere a disposizione molti spazi. Io avevo le stanze di presidente della Commissione Cultura, potevo fare lì quello che volevo. Poi ci sono dei bagni meravigliosi. Quello peggiore di tutti è il bagno della Commissione Giustizia che è proprio su un corridoio molto frequentato. Questi qui hanno poca esperienza, non conoscono il Palazzo. Al quinto piano ci sono degli spazi completamente vuoti, sono delle casupole. Io ho trombato dentro una di queste casupole con una veduta bellissima. Per i bagni bisogna andare alla Commissione Agricoltura o Turismo, sono piuttosto defilati e quindi lì è buono”. Incalzato, alla domanda con chi avesse fatto sesso in Parlamento la sua risposta è stata più vaga: “Soprattutto gente che veniva da fuori, miei ospiti, da Demetra Hampton a Eva Grimaldi a Milly D’Abbraccio. Anche parlamentari, due per l’esattezza, una molto importante ma ovviamente non si può dire e l’altra meno conosciuta, alle prime armi”. Ma non solo Montecitorio a detta del critico può essere un luogo deputato all’amore, anche altri luoghi istituzionali possono rivelarsi utili allo scopo come il Parlamento Europeo: “Lì era proprio terra franca. Sono stato due anni, c’erano degli uffici generalmente desolati e si può perfino dormire. Ora, se tu puoi dormire in una stanza del Parlamento Europeo, perché devi dormire da solo?”.