Fabia Tonazzi intervista Beny Conte: Ecco come nasce il suo ultimo album “Il ferro e le muse”

Beny Conte: "Il mio album racconta la mia bellissima terra, la sua essenza dolce e aspra nel contempo, le sue contraddizioni, la mafia, l’eroismo di chi la contrasta, l’ospitalità verso tutti."

 

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Cari amici di QUOTIANPOST, oggi voglio parlarvi di un musicista con la “M” maiuscola, si chiama Beny Conte.

Recentemente, proprio in questi giorni, è uscito il suo ultimo disco “Il ferro e le muse”.

Questa intervista è per voi, buona lettura!

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Tu in tre pregi e tre difetti

“Difficile questione, i pregi: ho una creatività esasperata, quando credo in un progetto vado avanti come un treno, sono molto concreto. I difetti redo che siano: pigrizia, fatalismo e pessimismo, come tutti i Siciliani.”

Stile di vita, motto

“Il mio stile di vita è molto Spartano, non amo le cose futili, le cose che danno risalto all’esteriorità, tutto ciò che credo sia più interessante di me sta dentro. Il mio motto è: ”parla solo se ne vale la pena, altrimenti goditi il silenzio che è sempre preferibile alle parole inutili”.

Cosa fai nella vita e da quanto tempo? A chi si rivolgono le tue canzoni?

“Ho fondato e dirigo l’Accademia Professione Musica a Spoltore (Pe), nella quale insegno Contemporary Guitar, Musica d’insieme e Songwriting. I miei brani sono impegnativi, la mia nuova non è musica commerciale, dunque credo che sia rivolta a chi ha il tempo e la voglia di offrire del tempo all’ascolto alla riflessione, a tutti coloro che amano viaggiare con la mente…”

Musa ispiratrice?

“La Sicilia, il Mediterraneo e le culture ad esso collegate.”

 Di cosa parla il tuo ultimo album e come mai l’hai intitolato “Il ferro e le muse” (Music Force)

“Il mio album racconta la mia bellissima terra, la sua essenza dolce e aspra nel contempo, le sue contraddizioni, la mafia, l’eroismo di chi la contrasta, l’ospitalità verso tutti. Nella fattispecie l’atteggiamento comprensivo e accogliente verso chi arriva sui barconi attraversando il mare in attesa di un mondo altro in cui poter vivere. “il ferro” è in greco mafioso l’arma da fuoco, le muse sono nella religiosità greca le divinità femminili che esprimono l’arte, guidate da Apollo. Una parafrasi e metafora della tesi di Peppino Impastato, morto per mano mafiosa, che io da sempre condivido, cioè il recupero della bellezza a fronte dell’arrivo mafioso.”

Progetti futuri?

“Continuare quello che da anni già faccio, aiutare chi sente nel cuore con forza il desiderio di far musica, secondo una visione pan-disciplinare. Insegnare non uno strumento soltanto ma il pensiero musicale, cosa c’è dentro e attorno alla musica.”

Contatti

Facebook (Beny Conte)

http://www.musicforce.it/catalogo-produzioni/1264-beny-conte

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