Venerdì 23 febbraio è uscito su tutte le piattaforme Fiori di ceramica, il nuovo singolo del cantautore Raffaele Poggio per l’etichetta MoovOn, distribuito da Altafonte.
Il brano, prodotto, registrato e mixato da Fabrizio Cit Chiapello (Transeuropa studio) in partecipazione con Etha Studio, è accompagnato da un videoclip diretto da Gianfranco Busanca che annovera la collaborazione con l’artista Tiziana Carboni (Cat Art).
A impreziosire Fiori di ceramica, il mastering porta la firma di Danjlo (Danilo Turco, Almamegretta).
Il coraggio e la volontà di superare ogni ostacolo
Con Fiori di ceramica Raffaele Poggio esplora a fondo l’animo umano e la capacità di immaginare un futuro migliore anche nei momenti più dolorosi. Il coraggio e la volontà di superare ogni ostacolo rappresentano per il cantautore l’emblema della preziosa fragilità che ci accomuna e che ci unisce, facendoci riconoscere l’uno nell’altro e portandoci a condividere il nostro vissuto, anche solo attraverso una canzone.
Fiori di ceramica: un nuovo punto di partenza per l’autore
Fiori di ceramica rappresenta un nuovo punto di partenza per Raffaele Poggio che, oggi ancor di più, vuole unire un importante bagaglio valoriale alla sua musica, senza scendere a compromessi. Questa consapevolezza e la volontà di dare il proprio contributo umano e artistico a chi affronta un momento complicato hanno ispirato Raffaele e Fiori di ceramica un manifesto della delicatezza e sensibilità dell’artista.
Nei giorni scorsi lo abbiamo incontrato e intervistato.
Raffaele Poggio: Intervista
Ciao Raffaele e piacere di conoscerti.
Ciao Roby, piacere mio.
Raffaele una passione per la musica e l’arte che nasce in te sin a bambino. Ci racconti un po’ come è nata? E quale è il tuo rapporto con la musica?
Ascoltavo già da bambino molta musica attraverso mia sorella. Essendo poi cresciuto negli anni ‘80/’90 l’influenza musicale è stata anche quella sulla mia prima produzione artistica che era rivolta al mondo del pop e della dance. Questi sono stati appunto i miei primi passi in tale settore sul territorio torinese attraverso i festival, il teatro, le piazze, in qualsiasi posto. Ho studiato canto con insegnanti privati e poi ho perfezionato tutto il percorso con la fondazione “Erba” di Torino dove mi sono diplomato sia come attore che come cantante. E poi quello mi ha permesso di fare tutte le esperienze in questo settore. Prima partendo con un progetto discografico con un gruppo che si chiamava HESPHERA, pubblicando un album con 10 tracce. E poi da lì ho sperimentato anche la carriera da solista spaziando dalla dance al pop fino ad arrivare al genere latino in lingua spagnola e ora italiana e anche contaminazioni pop.
Fiori di ceramica è il tuo ultimo singolo. Ci racconti come nasce questo brano e che cosa hai voluto raccontare?
Fiori di ceramica nasce da un incontro che ho avuto con un mio fan, Fabiano, avvenuto in concomitanza con un delicato intervento al cuore al quale mi sono dovuto sottoporre.
Fabiano, in lotta con la leucemia, ha trovato grande forza nella mia musica in particolare mi scrisse che la canzone “La mia estate sei tu” lo aveva accompagnato nei momenti difficili sia durante la conoscenza della malattia e sia poi durante i vari trattamenti cui si è dovuto sottoporre. Il suo racconto mi colpì molto perché credo che il compito di un’artista sia far sì che la musica arrivi al cuore di chi la ascolta e la mettano poi nella propria vita. Con questa canzone vorrei trasmettere al pubblico un invito al coraggio e alla speranza a quanti ogni giorno affrontano dure prove nella loro vite.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sui miei progetti futuri ci sto già lavorando. Quindi la prossima canzone che uscirà a inizio estate, primi di giugno, sarà sempre autobiografica e sarà un brano estivo e quindi ballabile, fresco. Pubblicando singoli a distanza ravvicinata e non album vorrei che alle persone e agli addetti al settore arrivi che dietro la mia produzione c’è sempre anima, c’è sempre un’argomentazione e che non sono canzonette prodotte così giusto per il gusto di farle ma ci sia anima e concetto così come ci può essere in un album. La differenza è che tutti i singoli possono essere una possibile hit mentre in un album ci sono sempre delle tracce maggiori e delle tracce minori. In questo brano parlerò della capacità di saper trasformare la fine di una storia d’amore in una comunque bellissima amicizia.
Se dovessi rivolgerti ad un bambino che ha un sogno, qualunque esso sia, quale consiglio ti sentiresti di dare loro?
Gli direi di crederci sempre e di lottare per quel sogno. Non sarà facile, si cadrà ma la cosa importante sarà sempre rialzarsi più forti di prima e certamente il sogno si realizzerà.
Grazie ed in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti.
Grazie a te.