Caso Uss: pronta un’informativa in Parlamento

Il tecnico chiamato dalla Procura ha riferito agli inquirenti che i segnali d’allarme avrebbero avuto origine da malfunzionamenti del braccialetto elettronico.

Carlo Nordio, ministro della Giustizia, “auspica di poter rendere un’informativa in Parlamento già in questa stessa settimana” sul caso dell’imprenditore russo Artem Uss.

Caso Uss: cosa ha appurato la Procura?

Per tre mesi Artem Uss è rimasto ai domiciliari in una casa di Basiglio, poi il 22 marzo è fuggito dopo che i giudici avevano dato il benestare all’estradizione. Nei giorni precedenti alla fuga, l’allarme del braccialetto elettronico che l’imprenditore indossava sembra sia suonato decine di volte. È quanto rilevato da un esperto nel corso dell’inchiesta milanese aperta dopo l’evasione. La Procura che indaga sulla fuga dell’imprenditore russo avrebbe chiesto a un tecnico di esaminare i segnali dall’allarme che nei 3 mesi precedenti alla fuga avevano costretto le forze dell’ordine a intervenire.

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Le conclusioni del tecnico

Il tecnico chiamato dalla Procura avrebbe riferito agli inquirenti che i segnali d’allarme avrebbero avuto origine da malfunzionamenti del braccialetto. Problemi di connessione, quindi. Anomalie, queste rilevate, che parrebbero comuni quando si utilizzano questi dispositivi di controllo nei domiciliari. Fastweb ha precisato in una nota che “non risulta alcun malfunzionamento né del braccialetto elettronico assegnato a Uss né di altri dispositivi in uso“.