È crisi aperta al Governo, una crisi definita da molti inspiegabile e surreale. Era davvero questo il momento per aprire una crisi così profonda? Politici e virologi si scagliano contro questo atteggiamento. Solo ieri l’infettivologo Massimo Galli aveva ritenuto insensato “scannarsi in un momento del genere, con una pandemia in atto“. Ma ormai la crisi c’è, e bisognerà in qualche modo gestirla. Ecco cosa dicono i parlamentari.
Una situazione “surreale, folle e inspiegabile”: così dice la ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, in collegamento con Radio Anch’io, su Radio 1: “La situazione è sotto gli occhi di tutti e devo dire che comprendo lo sconforto degli ascoltatori, che provano non dico rabbia ma disappunto rispetto a una situazione che è abbastanza surreale, folle, inspiegabile”. Per Dadone “in un momento come questo, nel quale cominciamo a vedere l’uscita da una situazione molto, molto complicata, che si apra una crisi di questo genere non ha motivazioni reali e oggettive tali da giustificare una crisi”.
E anche per il ministro degli Affari europei, Enzo Amendola, la crisi di governo “al buio” apre scenari incerti. “Ora questa crisi al buio ha degli esiti incerti. Per fortuna che abbiamo un presidente della Repubblica saggio, ma ora serve comprendere come uscirne”, afferma a 24 Mattino. Amendola continua: “L’unica realtà al momento è che c’è un’unità intorno al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e su questo punto il Partito Democratico intende andare avanti”.