Cirio grida la sua rabbia da un post su Facebook “Questa notte non ho dormito. Ho passato le ore a rileggere i dati, regione per regione, a cercare di capire come e perché il Governo abbia deciso di usare misure così diverse per situazioni in fondo molto simili”. E aggiunge: “Voglio che mi si spieghi la logica di queste scelte, perché si sia voluto assumere scelte così importanti sulla base di dati vecchi di almeno 10 giorni. Perché il netto miglioramento dell’Rt del Piemonte, sceso nell’ultima settimana grazie alle scelte di prudenza che la Regione aveva già saputo adottare, non sia stato preso in nessuna considerazione. Perché per regioni con situazioni gravi si sia usato un metro diverso”.
E prosegue parlando di rispetto: “Il rispetto delle istituzioni fa parte della mia cultura. Ed io rispetto lo Stato. Ma anche il Piemonte merita rispetto. Lo meritano i Piemontesi e le tante aziende che forse non riapriranno. Ed io per loro pretendo dal Governo chiarezza“.
Sulla stessa falsariga anche il presidente Nello Musumeci e De Luca, anche se per due ragioni opposte. Il primo è furioso perché ritiene immeritato il cartellino arancione assegnato alla Sicilia, il secondo perché ritiene invece troppo morbida la scelta di inserire la Campania in zona gialla.
Anche il presidente della Calabria Spirlì esprime il suo disappunto: “Alle 19.59 sono stato informato dal ministro Speranza che la Calabria era zona rossa” ma con questa decisione “qui la gente creperà di fame”, ha detto a Coffee Break. E ha aggiunto: “La decisione è nata dalla valutazione che il governo ha fatto della fragilità del sistema sanitario regionale? Il governo se la deve prendere con se stesso che in tanti mesi di commissariamento della Calabria non ha fatto una mazza, il governo ricomissaria la sanità in Calabria lasciando al posto di comando il commissario che il governo stesso ha detto non ha fatto bene il suo lavoro”.