“Noi siamo pronti a triplicare i nostri sforzi nella donazione di dosi dei vaccini. Entro fine anno doneremo 45 milioni di dosi ai Paesi più poveri. Così si è espresso il presidente Mario Draghi a margine dell’Assemblea generale dell’Onu.
“Abbiamo fatto grandi progressi nella distribuzione dei vaccini attraverso il programma Covax ma ci sono ancora grandi disuguaglianze e per questo bisogna essere pronti a essere più generosi” ha poi sottolineato il premier.
La COVAX Facility è sostenuta dall’ONU e si è prefissa l’obiettivo di rendere disponibili due miliardi di dosi di vaccini entro la fine del 2021 grazie all’apporto dei Paesi che vi parteciperanno.
Per Draghi il problema maggiore non sarà tanto la produzione dei sieri quanto il trasporto: “Va superato – ha detto Draghi – l’insufficiente coordinamento con le autorità finanziarie. Il G20 si coordinerà con l’Oms, la Banca mondiale e altre organizzazioni internazionali”.