Sarà pure lo sfogo di un uomo già condannato in primo grado e che si sente alle strette. Ma le dichiarazioni rese stamane da Giuliano Soria al tribunale di Torino sono destinate a far rumore. L’ex-patron del premio letterario Grinzane Cavour, a processo per le accuse di peculato e molestie sessuali, ha rivelato l’esistenza di un sistema occulto di gestione dei fondi connessi alla manifestazione. Soldi in nero venivano infatti elargiti a scrittori, giornalisti e attori i quali pretendevano anzi di essere pagati in questo modo. Soria fa i nomi di Giancarlo Giannini, Michele Placido, Charlotte Rampling, Eleonora Giorgi, Corrado Augias, Gianni Oliva e Alain Elkann. Tutti personaggi, a suo dire, che sfruttavano il premio per ottenere “prestigio personale” e che lui stesso ammette di aver solo ”compiaciuto”.
Ma il vero terremoto comincia quando Soria mette in mezzo anche la politica. Finanziamenti occulti sarebbero arrivati anche ai politici piemontesi tra cui Mario Turetta, Gianluca Susta, Giampiero Leo. Tramite l’assessore Alfieri sarebbero arrivati aiuti anche al sindaco Chiamparino. Difficile prevedere quale sarà l’effetto di queste dichiarazioni, specialmente se venissero confermate. Al momento Soria è condannato in primo grado a 14 anni di reclusione.