Inaugurazione nuovo anno scolastico: endorsement di Napolitano al governo Renzi?

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Pare che le priorità sullo scenario politico italiano siano ben definite; si parla infatti di lavoro sia al Quirinale, durante l’ inaugurazione del novo anno scolastico, che a San Francisco, prima tappa del Premier Renzi negli Stati Uniti.

Ieri, infatti, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante l’incontro con gli studenti al Quirinale, in occasione della cerimonia di inaugurazione anno scolastico 2014-2015, ha parlato del coraggio di attuare politiche forti per combattere la disoccupazione e la crisi che sta investendo in questo momento il nostro Paese, facendo sentire le sue maggiori ripercussioni soprattutto sui giovani.

“In questo paese che amiamo, non possiamo più restare prigionieri di conservatorismi, corporativismi e ingiustizie”. Queste le parole del Presidente Naolitano, che pur non facendo un chiaro riferimento all’articolo 18, risuonano come un endorsement nei confronti delle azioni riformatrici di governo su questo tema, aggiungendo inoltre, “confidiamo nella chiarificazione e concretizzazione degli impegni annunciati dal governo per il superamento di situazioni ormai insostenibili, che le politiche del passato non hanno mai risolto”.

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Circa tre mila gli studenti presenti alla cerimonia di inaugurazione  nuovo anno scolastico, di cui molti con magliette e cappellini bianchi, rossi e verdi. Non poteva chiaramente mancare il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini insieme ad altre personalità dello spettacolo e dello sport.

“L’Italia e l’Europa solo insieme possono uscire dalla crisi – ha proseguito il capo dello Stato – con politiche nuove e coraggiose per la crescita e l’occupazione, dirette soprattutto e più efficacemente ai giovani”. Dunque forse non è un azzardo vedere nelle parole di Napolitano un non sottaciuto appoggio al governo Renzi e alle sue politiche riformatrici, in fondo è  quello stesso Renzi che si è presentato come il premier giovane e dei giovani, il rottamatore del Pd.

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Ad ogni modo al di là dei fronzoli e dei convenevoli tipiche di queste manifestazioni formali, come appunto potrebbe essere la cerimonia di inaugurazione nuovo anno scolastico, ci si auspica davvero che la situazione lavorativa per i giovani italiani possa cambiare e che la scuola possa rappresentare davvero quel fulcro centrale da dove provenga la giusta formazione per quegli studenti che si affacceranno da lì a breve al mondo del lavoro. In Italia abbiamo bisogno di un sistema scolastico almeno minimamente paragonabile alle grandi potenze europee, un sistema scolastico concorrenziale e credibile agli occhi dell’intera Europa e non solo un sistema scolastico che non faccia sentire gli studenti italiani secondi a nessuno.

Sara Alvaro