Debora Cattoni 100 donne in una, è una delle personalità più seguite sui social network.
Fashion blogger, direttrice del magazine Selfie Made Girl e manager del Dott. Fabio Lamborghini. Debora è una donna infaticabile dal carattere solare. La bellissima attrice assisiate si racconta in esclusiva per QuotidianPost.
Parliamo un pò di te…chi è Debora Cattoni?
Bella domanda, Debora Cattoni è una ragazza molto dolce che viene da una famiglia di solidi valori. Sono dovuta crescere da sola con mia madre, per via del divorzio tra i miei genitori. Questa situazione famigliare ha plasmato il mio carattere sin dalla tenera età, rendendolo molto forte. Sono una ragazza che ha sempre avuto tanti sogni, tra cui quello di diventare un’attrice famosa in tutto il mondo. Mi son sempre detta “non importa quando accadrà ma persisterò sino alla fine”. Questo senza scendere a compromessi, voglio diventare qualcuno senza dover passare da un letto ad un altro. Perchè secondo me esiste la fortuna, trovare il regista o l’autore che crede fortemente in te, che ti scopre perchè magari hai quel qualcosa in più che lui cerca. Ovviamente ci vuole un giro di conoscenze… non puoi aspettare il regista che ti viene a bussare alla porta. Mi muovo molto, perchè le cose accadono nel movimento, io sono sicura che questo accadrà. Un pò alla The Secret, credere, immaginare, visualizzare l’evento come se fosse accaduto e poi accade.
Quando è nato il tuo amore per la recitazione?
Il mio amore per la recitazione è nato in tenera età. Quando guardavo i film adoravo come recitavano,sembrava vero quindi credevo veramente in quello che vedevo. Alla fine i film sono riprese di storie reali. Quando ero bambina partecipavo alle recite scolastiche, mi piaceva moltissimo anche se ero molto timida. Timidezza che spariva non appena arrivavo sul palco. A 15 anni ho partecipato ad un corso importante, svoltosi a Perugia, dal nome “Saranno Famosi”. In questo corso interpretai il ruolo di un film di Al Pacino, ricordo ancora il dialogo che feci con un’attrice. In pratica si svolgevano dei Casting e ci rilasciavano un attestato per poter fare provini. Venivamo segnalati per entrare in scuole dedicate oppure per interpretare da subito piccoli ruoli. Mi esercito molto sull’osservare, sul parlare pur rimanendo me stessa, qualsiasi cosa faccia per me è esercizio per la recitazione. Questa recita la devo trasportare poi nella televisione e nel cinema.
Sei direttrice del Magazine Selfie Made Girl, da cosa nasce questo particolare nome e l’idea di creare una testata giornalistica?
Il nome nasce non solo dal Selfie che oggi è famoso in tutto il mondo ma anche dallo studio di un amico. Enrico, che faceva marketing a Roma, un giorno mi disse “Debora tu sei proprio Selfie Made Girl, perchè non inventi qualcosa con questo nome? Ad esempio puoi fare un magazine dove intervisti le persone visto che ti piace molto parlare”. Selfie Made Girl significa ragazza fattasi da sola. La formula corretta sarebbe Self ma ho deciso di mettere Selfie perchè oggi si realizza da soli, è anche una questione di ricerca Google, è più veloce e facile da trovare. Il Magazine è nato proprio dalla mia voglia di parlare e relazionarmi con gli altri, di aiutarli a credere nei propri sogni. Io sono social al 100% infatti su questo sto scrivendo un libro con l’aiuto della mia ghost-writer, Ramona Allegri, blogger de “Il Mondo di Ramy”. All’inizio è nato come blog, quasi per gioco, ero a New York quando iniziai a scrivere su Selfie. Andavo in giro ad intervistare personaggi noti. In questo modo sono riuscita da sola ad entrare nel mondo dello spettacolo.
Debora, un uccellino mi ha detto che tu ami le supercar, un marchio in particolare. Quale auto ti è rimasta nel cuore?
Io sono innamorata delle Lamborghini, è un marchio esclusivo che si distingue dagli altri. Io dico sempre “Dieci Ferrari stanno ad una Lamborghini”. Ricordo che quando ero bambina mia madre mi portava a Montecarlo, facevamo tutta la costa francese. In quelle zone vedevo queste auto sportive con gli sportelli che si aprivano verso l’alto, impazzivo letteralmente. Anche Frank Sinatra amava le Lamborghini, la sua più famosa frase fu Se vuoi essere qualcuno comprati la Ferrari,se sei già qualcuno comprati la Lamborghini. Ferruccio era un vero genio, figlio di contadini che senza aver studiato creò una macchina così di lusso, dopo i trattori, da renderlo il numero uno.
So che ami viaggiare, quale meta ti è rimasta nel cuore e perchè?
Una meta che mi è rimasta sicuramente nel cuore è l’Africa,in particolare la Tanzania. Il modo di vivere così diverso dal nostro, i colori e gli animali. Le persone che sorridevano sempre e ad ogni problema dicevano “Hakuna Matata”. Quei bambini che non hanno nulla ma sorridono sempre, le madri che la mattina partivano con i carri per raccogliere ortaggi. Cantavano, mi facevano le treccine, mi sentivo in paradiso. L’Africa la vedo come il mondo più vicino a Dio, nonostante le carestie e i problemi. Non c’erano regole o orari, non era come il nostro mondo colmo di stress. Mi ero affezionata ad un bambino che si chiama Hatibu, la cui fotografia apparirà in copertina sul mio libro.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Vorrei diventare Direttrice di un Museo, sarebbe bello fosse su Lamborghini. Svolgere eventi che non comprendano solo le supercar in sè ma anche l’arte, realizzare eventi. Mi piacerebbe creare una partnership con loro aggiungendo qualcosa di mio. Un’imprenditrice ma allo stesso tempo PR. Amo il marchio di queste favolose supercar e vorrei tanto realizzare un progetto con loro.
Un sogno nel cassetto che vorresti realizzare?
Fare un film con un regista d’autore come attrice protagonista e sfondare a livello mondiale. Magari un film molto importante, con il quale lanciare un messaggio mediatico,una storia vera. Anche girare il mondo col mio lavoro, mi piacerebbe fare da ponte tra New York e l’Italia.
Un sogno che hai realizzato?
Tutte le cose che avevo in mente, come il brand moda Hakuna Matata, i concorsi di bellezza da ragazza, essere manager di una persona importante, le ho realizzate perchè ci credevo fermamente.
Quando eri bambina cosa sognavi avresti fatto da adulta?
Ovviamente essere un’attrice di fama mondiale e vivere di questo mestiere.
Ripensando al tuo percorso fino ad oggi, c’è qualcosa che cambieresti? Se si, perchè?
Cambierei il modo in cui mi sono fatta trasportare dagli uomini. Ogni volta che mi sono legata a qualcuno mi sono concentrata su di lui trascurando i miei obiettivi. Ero talmente bisognosa di affetto, essendomi mancata la figura paterna che mi stesse accanto, che mi concentravo completamente sul farmi amare. Cambierei il modo di agire con persone che hanno fatto parte del mio cuore.
Debora saluta tutti i lettori ricordandovi di lottare con tutte le forze per realizzare i vostri sogni.