La Consulta, Renzi e il M5S

E bravi grillini! Così, si fa!

Un bell’accordicchio come ai bei tempi della Prima Repubblica, Dio l’abbia in gloria, ci voleva proprio.

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A braccetto con quei vecchi salamandri di Scelta Civica, che, vorrei ricordare, è il partito di Mario “Mortimer” Monti, vi siete spartiti le briciole che il ducetto fiorentino ha spazzato via dal tavolo.

Non so, magari sono io ad esser tonto o magari invischiato troppo in un passato che mi pare continuare a ripetersi all’infinito sempre uguale a se stesso, ma questa roba della Consulta, e in generale la vostra linea politica da quando siete entrati nelle stanze dei bottoni ad oggi, a me sa tanto di vecchio, ma proprio vecchio stantio.

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Alla fine, tutto il casino che avete montato è servito soltanto a farvi diventare per Renzi quello che il vecchio centro sinistra era per Berlusconi.

Ancora ho davanti agli occhi la pantomima del nano di Arcore boccheggiante, dato per politicamente morto e sepolto, e di quel genio di D’Alema che s’inventa il teatrino del patto della crostata.

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Un po’ come il ducetto fiorentino.

In un momento in cui sta rischiando di rimaner seppellito vivo sotto le stesse schifezze che sta spargendo a piene mani sul Paese, invece di tirargli la mattonata finale tra capo e noce di collo, et voilà!, arriva l’aiutino responsabile perché “di fronte a nomi condivisi si può”.

Poi dice che non cambia mai un cazzo, in questo paese.