La Legittima difesa è legge

La riforma sulla legittima difesa è passata ieri in senato

Si è svolta oggi in Senato la votazione che dà il via libera definitivo alla legge sulla legittima difesa tanto voluta dal ministro Salvini e dal suo partito. Il voto di approvazione ha potuto contare sui 201 sì di Lega, Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia, mentre i 38 no sono arrivati da PD, Liberi e Uguali e alcuni ex-pentastellati. E’ anche possibile osservare come 15 senatori del M5S non abbiano votato: 6 senatori dissidenti si sono astenuti ed altri 9 erano assenti per congedo o missione.

Le reazioni:

Al termine dell’approvazione, Matteo Salvini ha potuto esultare e gioire: “E’ un bellissimo giorno per gli italiani, in cui viene sancito il sacrosanto diritto alla legittima difesa”. “Ora i rapinatori sanno che il loro mestiere è più difficile – continua il ministro ringraziando gli alleati – Il provvedimento è stato votato dalla stragrande maggioranza tranne che dal Pd. Tanto il Pd voterebbe contro qualsiasi cosa pur di dire di no a Salvini, alla Lega e al governo”. Da evidenziare anche che nessun ministro dei 5 stelle era presente in aula: “Io bado alla sostanza. La legittima difesa è legge, poi chi c’è o non c’è, chi sorride di più o meno a me interessa poco”. Per il Movimento pentastellato ha poi avuto modo di parlare il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, soddisfatto per aver realizzato un altro punto del contratto: “Non ci sarà alcun far west. Evitiamo semplicemente, da ora in poi, che chi si difende legittimamente debba anche attraversare un calvario giudiziario. Ora avanti tutta con la legge sulla violenza sulle donne”. Aspre critiche sono invece arrivate oltre che dal PD, anche da Pietro Grasso, fondatore di Liberi e Uguali: “Via libera alla giustizia fai da tè. Questo è il messaggio che passa oggi dall’approvazione di una legge inutile e dannosa: si potrà sparare, uccidere per una presunta difesa, sempre e comunque”.

Cosa prevede il testo:

- Advertisement -

Il testo della riforma bandiera della Lega regola l’art.52 del Codice Penale sulla legittima difesa, tocca i reati contro il patrimonio e la violazione di domicilio e modifica anche l’art. 2044 del Codice Civile:

  • se prima in caso di violazione di domicilio doveva sussistere quel rapporto di proporzione tra difesa e offesa, ora quel rapporto esisterà “sempre” nei casi di legittima difesa domiciliare;
  • viene ampliata la possibilità di difesa anche sul luogo di lavoro (come attività commerciali o imprenditoriali);
  • è prevista l’introduzione di un ulteriore comma, cioè il quarto viene ampliato e definito il concetto di offesa. Agisce “sempre in stato di legittima difesa” colui che “compie un atto per respingere l’intrusione posta in essere con violenza o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica, da parte di una o più persone”;
  • il nuovo articolo 2 rende sempre legittima la difesa se chi ha agito, lo ha fatto in “stato di grave turbamento”, garantendogli l’impunità;
  • è stato stabilito un inasprimento delle pene per alcuni reati come “violazione di domicilio”, “furto” e per “chiunque s’introduce nell’abitazione altrui contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi s’introduce clandestinamente o con inganno”;
  • viene introdotto il “patrocinio gratuito dello Stato” nei casi di legittima difesa, così che chiunque sia stato assolto, prosciolto, o il cui procedimento penale sia stato archiviato per fatti commessi in condizioni di legittima difesa o di eccesso colposo di legittima difesa, non dovrà pagare alcuna parcella;
  • la riformulazione dell’art. 2044 del Codice Civile prevede che nei casi di difesa domiciliare, è esclusa in ogni caso la responsabilità del fatto;

Riccardo Chiossi