Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato il giornalista Beppe Alfano, ucciso dalla mafia a Barcellona Pozza di Gotto nel 1993 mentre era alla guida della sua automobile, unendosi al cordoglio dei famigliari e ricordando la sua capacità e il suo impegno a livello civico.
“Beppe Alfano fu vittima di un attentato di matrice mafiosa mentre era alla guida della sua auto a Barcellona Pozza di Gotto: un evento tragico che sconvolse Barcellona Pozzo di Gotto“, afferma il presidente della Repubblica sottolineando i valori del giornalista, imperniati sui valori di “legalità e giustizia, entrambi fondamento del nostro sistema democratico, a cui si ispirava nello svolgimento della sua attività”. Valori che per il Capo dello Stato non sono stati scalfiti.
“La lotta alla criminalità organizzata – continua Sergio Mattarella – era per lui un impegno da perseguire con impegno, seguendo il sogno di una società libera dalla sopraffazione. Una dedizione questa che è rimasta impressa nella nostra memoria collettiva, in quanto la sua immagine rappresenta un modello per le generazioni di ogni tempo”.
Continua Mattarella: “Il contrasto alle mafie è una responsabilità di tutti noi. Il contributo di ciascuno è elemento imprescindibile per una cultura della legalità che sia esperienza e dovere sociale. La Repubblica oggi rende omaggio alla sua memoria“.