Movimento Cinque Stelle e Lega, il governo giallo – verde diventa realtà

Cadono i veti e può partire il governo?

Le parole del Presidente Mattarella alla fine del terzo giro di consultazioni hanno davvero dato una scossa allo stallo politico che si era venuto a creare, dopo 63 giorni in cui è risultata evidente l’incapacità delle forze politiche di trovare una sintesi e dare vita a un governo.

Mattarella, senza celare la propria irritazione, ha specificato quale fossero le due strade percorribili al momento attuale vista la paralisi politica. La prima che le forze politiche dessero la fiducia a un governo neutrale, presieduto da una figura terza estranea ai partiti politici, che possa guidare il Paese fino a dicembre e varare la legge di bilancio che scongiuri l’aumento dell’iva. Oppure tornare al voto il prima possibile, luglio oppure ottobre, con la legge elettorale invariata rischiando ancora una volta che le urne non consegnino al Paese un vincitore e a quel punto le forze politiche avrebbero dovuto spiegare Loro ai cittadini l’aumento delle tasse che scatterebbe a dicembre.

Di fronte alla possibilità dell’ennesimo governo del Presidente, tecnico o di scopo, i Cinque Stelle e la Lega fin da subito hanno espresso un netto rifiuto e per questo i due fronti si sono nettamente riavvicinati, con Luigi Di Maio che nelle ultime ore aveva dichiarato di ” lasciare acceso il cellulare” sperando nella chiamata di Matteo Salvini.

Chiamata che effettivamente c’è stata ma solo dopo la giornata di mercoledì, quando Silvio Berlusconi ha dato il suo benestare comunicando in un comunicato che Forza Italia non poneva nessun veto per la formazione eventuale di un governo Lega-5Stelle, ma non avrebbe votato la fiducia.

Da quel momento le due forze politiche si sono incontrate per sciogliere tutti i nodi possibili e scrivere un contratto con il quale poter governare insieme. Per i due partiti sarà infatti molto difficile, se non impossibile, poter realizzare tutte le promesse fatte durante la campagna elettorale ( reddito di cittadinanza, abolizione della legge Fornero e Flat Tax) perchè economicamente insostenibili, perciò dovranno trovare una sintesi che soddisfi almeno in parte le aspettative del proprio elettorato.

Questione delicata sarà anche realizzare la squadra di governo, la forza politica che eleggerà il Presidente del Consiglio disporrà di un numero minori di Ministri e sono fortissime le voci che palesano la volontà di Matteo Salvini di diventare Ministro dell’Interno e Di Maio quello degli Esteri.

In base a tutto questo si potrebbe ormai ragionevolmente pensare che la nascita di un governo sia oramai imminente, ma in questa partita i Cinque Stelle si giocano un pezzo di credibilità importante. La questione, però, vera e ancora poco chiara è per quale motivo Silvio Berlusconi, abbia cambiato così velocemente opinione togliendo il proprio veto? Se i 5 Stelle rinunceranno a portare avanti il progetto per una legge seria sull’evasione fiscale, sul conflitto d’interesse e contro la corruzione e la concussione, significherà fondamentalmente che il via libera di Forza Italia sia stato vincolato alla tutela del suo leader e in quel caso per i Cinque Stelle non ci sarebbero più scuse e ne pagherebbero gli effetti elettoralmente.