L’Italia incasserà entro il 2023 tutti i fondi della 3a e della 4a rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che si sostanziano in 35 miliardi di euro.
Pnrr: cosa prevede l’accordo?
Per la terza rata del piano arriveranno 18,5 miliardi di euro, mezzo miliardo in meno dei 19 preventivati. A compensare la perdita arriva il pagamento della quarta rata da 16,5 miliardi di euro.
Il governo garantisce che “sarà incassata per intero”. C’è l’accordo sulla creazione di 7500 nuovi posti letto negli studentati italiani. Il “target” della terza rata era al centro dei riflettori della Commissione, ma il nodo è sciolto.
Bruxelles faceva notare che molti dei posti letto individuati non erano nuovi e questo andava contro l’accordo sugli obiettivi da raggiungere. La soluzione è presto detta: il target intermedio degli studentati sparirà. Al suo posto l’Italia dovrà centrare l’obiettivo di creare 60.000 posti letto per gli studenti entro la fine del 2026.
I dettagli da mettere a posto
Da concordare ancora c’è la costruzione di 1.857 nuovi asili nido e 333 scuole dell’infanzia. Si tratta di dettagli, ma il caro-materiali dovuto alla guerra in Ucraina potrebbe creare problemi e ha già rallentato le procedure di affidamento.
Molto probabile che il governo chiederà di rivedere l’obiettivo intermedio di aggiudicazione e di fissarne uno nuovo, finale, entro la fine del 2026, come ha già fatto per gli studentati.