Quota 96: salta il pensionamento degli insegnanti nella riforma della PA

quota 96

Brutte notizie per insegnanti e dipendenti pubblici in genere. Nella Riforma della Pubblica Amministrazione salta la quota 96 e il pensionamento anticipato per gli insegnanti.

Dove eravamo rimasti? In questa calda estate eravamo rimasti alle due riforme importanti: Pubblica Amministrazione con la reintroduzione della quota 96 e alla Riforma Senato. Per quanto riguarda la quota 96 essa prevedeva la possibilità per gli insegnanti di accedere al pensionamento con la normativa previgente rispetto alla tanto odiata Riforma Fornero. Il calcolo prevedeva che si potesse andare in pensione quando, sommando gli anni di età e gli anni contributivi, si raggiungeva il risultato di 96.  Questo sistema permetteva, ad esempio, di andare in pensione a 60 anni con 36 anni contributivi, o a 61 anni con 35 anni di lavoro. La riforma Fornero lo fece saltare.

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Cosa è successo alla quota 96?

La quota 96 per i pensionamenti scuola è stata reintrodotta all’interno della Riforma della Pubblica Amministrazione della ministra Madia, avrebbe permesso il pensionamento per circa 4000 insegnanti e quindi anche nuovi posti di lavoro per giovani aspiranti al settore scuola. Ha però suscitato le reazioni del commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli  che ha denunciato nei giorni appena trascorsi come non fossero indicate nel progetto per il ripristino della quota 96 nella scuola, le coperture finanziarie che la legge prevede. Il botta e risposta con Cottarelli è stato veloce e il Presidente del Consiglio Renzi ha risposto che si poteva fare a meno di Cottarelli. Gli insegnanti aspiranti al pensionamento hanno tirato un sospiro di sollievo all’idea di poter usufruire della quota 96, ma la doccia fredda è presto servita.

La Ragioneria dello Stato ha evidenziato come in realtà davvero manchino le coperture finanziarie per un ripristino della quota 96 e così  al Governo non è rimasta altra scelta se non presentare 4 emendamenti soppressivi.

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Cosa cambia?

Salta la quota 96 nella scuola, addio al pensionamento d’ufficio per i professori universitari e primari a 68 anni di età e salta anche lo stop alle penalizzazioni per coloro che vanno in pensione a 62 anni. Sulla Riforma della Pubblica Amministrazione, ora in esame al Senato, il Governo molto probabilmente chiederà la fiducia, blindando così un provvedimento che di fatto non svecchia la PA.